sabato 4 ottobre 2025

Via Alessandro Manzoni

English

Via Alessandro Manzoni è una via del centro storico di Barzio in Valsassina, in cui si trova Palazzo Manzoni, un edificio che fu abitato dagli antenati del celebre romanziere dei Promessi Sposi, dal quale la via prende il nome. Palazzo Manzoni è la sede del municipio e della biblioteca comunale. Via Alessandro Manzoni è stretta e corta, misura solo cinquanta metri, e incrocia Piazza Garibaldi, cuore del paese;[^][^] la circolazione stradale è a senso unico in direzione della piazza.[^] È da notare che a Barzio ci sono altre cinque vie Manzoni, Via Achille Manzoni, Via Ing. Angelo Manzoni, Via Ercole Manzoni, Via Francesca Manzoni e Via Ippolito Manzoni, di persone che non hanno legami di parentela con il famoso scrittore lombardo.

Descrizione

Via Alessandro Manzoni si dirama verso nord dal lato a monte di Piazza Garibaldi in leggera pendenza, il fondo è lastricato con mattonelle in pavè, tra il muro dell'edificio di Marocco Sport e quello a monte ci passa a malapena un autoveicolo.[^] Il negozio di articoli sportivi ha una porta e finestre del piano terreno e del primo piano che si aprono in Via Manzoni 1, sul cui muro bianco in alto è attaccata la targa stradale Via Alessandro Manzoni scrittore e poeta 1785 - 1873.[^] Al numero 3, una porta e sul muro una formella della Madonna col Bambino con la scritta Mater, che non passa inosservata per la qualità artistica.[^]

Negli edifici a monte alti due piani, oltre la porta del numero 2, la sorpresa di trovare due vetrine con l'ufficio postale. Poste Italiane spostò la sede storica di Piazza Garibaldi 5 nel negozio accanto, da una piazza a una via, in Via Alessandro Manzoni 4, era il 1 luglio 2013. L'ufficio di Poste Italiane Barzio - Via Alessandro Manzoni, come è scritto sulla porta scorrevole,[^] è aperto a giorni alterni, martedì, giovedì e sabato, dalle 8.20 alle 13.45, il sabato chiude alle 12.45, telefono 0341 996313. Di fianco alla posta, in Via Alessandro Manzoni 6, una rientranza con altre due vetrine, sede dell'Agenzia Immobiliare Dimore di Barbara Locatelli, telefono 347 9121986.[^] Dopo un cortile, con alcune macchine parcheggiate, nella casa gialla di tre piani in Via Alessandro Manzoni 10 c'è la porta a vetri del Panificio, come è scritto su una insegna verticale,[^] gestito dal 2012 dalla famiglia Aldeni originaria di Ponte San Pietro. Il forno a produzione propria è al numero 8. Il titolare è Angelo, chi serve è la moglie, Anna, una donna alla mano e generosa. Il pane all'acqua venduto in due versioni, piccolo e grande, è buonissimo e finisce già nelle prime ore del mattino, molti lo prenotano telefonicamente al 0341 996256, ottimo è anche il pane con l'uva. Sul bancone ci sono pasticciotti, tante pizze, pizzette e focacce, di lato crostatine, strudel, cabiadini.

Di spigolo, finalmente, distante circa trenta metri dalla piazza, ecco Palazzo Manzoni, esternamente è alto solo un piano, il muro è dipinto di rosa. Qui la strada spiana, mentre a destra sale in Via Paolo Scandella. L'ingresso è da una porta in legno contornata da un pregevole portale e due scalini, che restringono la strada ai veicoli, che nel punto più largo della via misura solo 3,5 m. Ai due lati della porta, tre targhe, una che riassume la sua storia passata, Palazzo di Pasino Manzoni. Prima fra le residenze dei Manzoni fu abitato negli ultimi anni del Cinquecento dal capostipite Giacomo ..., e due per quella attuale, Casa Comunale e Biblioteca Comunale. Infatti al primo piano c'è il municipio del Comune di Barzio,[^] al secondo la biblioteca. Sulla facciata, ma più in alto su sfondo grigio, a sinistra dell'ingresso principale, è appeso un medaglione con il volto di un uomo con una lapide a destra: A Tranquillo Baruffaldi campione della virtù valsassinese tra i Mille I mentori convalligiani qui nella casa ov'egli nacque XX Settembre MCMVIII. Baruffaldi fu la famiglia che abitò il palazzo nell'Ottocento e fino al 1972. Di fronte all'ingresso di Palazzo Manzoni, c'è un parcheggio per quattro macchine a strisce bianche con sosta massima di 30 minuti, delimitato dal passaggio al numero 7 di un vecchio portone in legno e da quello del 9, gli edifici hanno il solo pianoterra.[^]

Camminando lungo Palazzo Manzoni, ostacolato dal passaggio di veicoli, a cui è concesso andare in piazza, noto le quattro grandi finestre della pregevole Sala Civica del palazzo che fu dei Manzoni, sede di incontri culturali e istituzionali. Di fronte, dopo il parcheggio, una scalinata scende in Via Giovenale Sacchi, al cui incrocio si trova il Bar Zio. Sul muro rosa di Palazzo Manzoni, invece, c'è la targa Via T. Baruffaldi; da Piazza Garibaldi ho percorso solo cinquanta metri.

Storia

La stretta via, intitolata nel 1886 all'autore dei Promessi Sposi e di altre opere di alto valore letterario, religioso, morale e storico, fu per secoli l'arteria principale del paese per Introbio, il fondovalle e Lecco, naturale proseguimento della strada per Cremeno attraverso Piazza Comunale. Le attuali Via Alessandro Manzoni e Via Tranquillo Baruffaldi costituivano la Contrada della Piazza, lunga 115,80 m. Non a caso, in questo strada si trovano due edifici simbolici del paese, Palazzo Manzoni, della fine del Cinquecento, e la chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita nel Seicento, non più luogo di culto religioso da circa cento anni.[^] Nel tempo, il paese si è ingrandito e altre strade furono costruite per attraversarlo o andare a valle; la via rimase il naturale collegamento dalla piazza verso il cimitero del paese alla Robiasca, e dagli anni 60 per la stazione di partenza della funivia Barzio-Piani di Bobbio. Nel primo decennio della nuova cabinovia, prima dell'apertura di Via Todeschini, la strada principale era proprio l'insufficiente spazio di Via Manzoni, con circolazione a senso alternato, regolata da semafori, uno dei due era all'incrocio di Piazza Garibaldi, di cui rimane il ricordo nei barziesi e villeggianti non più giovani. Oggi la via è sul percorso a piedi più breve dalla piazza alla funivia.

Alessandro Manzoni

Alessandro Manzoni è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, filosofo italiano, nato a Milano il 7 marzo 1785, morto a Milano il 22 maggio 1873. È considerato uno dei maggiori romanzieri di tutti i tempi per il celeberrimo I Promessi Sposi e autore di altre opere moralmente e civilmente impegnate tipiche dell'Illuminismo e di un credente cattolico.

I promessi sposi

I protagonisti dei Promessi sposi sono due giovani del popolo, Renzo e Lucia di Lecco, in quel ramo del Lago di Como. Il signore che governa, il prepotente Don Rodrigo scommette di far sua la ragazza, gioco partito dalla provocazione del cugino, il Conte Attilio; attraverso i Bravi, uomini d'arme, minaccia il curato Don Abbondio, che deve sposarli, che questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai. Il realismo dei personaggi, la profondità dei temi, in cui cristianamente nella storia umana agisca l'insondabile grazia divina per mezzo della Provvidenza, o benevolenza di Dio, il linguaggio, che segna un passaggio fondamentale per un italiano più moderno, sono alcuni tra gli elementi che lo fanno apprezzare ai lettori di ogni epoca. I Promessi Sposi è il primo esempio di romanzo storico, ossia basato su una rigorosa ricerca storica. È ambientato tra il 1628 e 1630, quando in Lombardia scoppiò un'epidemia di peste durante il governo spagnolo; il romanzo mostra l'illusorietà politica della dominazione straniera, la corruzione e inefficenza del sistema giudiziario, proprio quando a Milano al tempo in cui Manzoni lo scrisse governavano gli austriaci.[^]

Nel capitolo XXIX del romanzo, i lanzichenecchi, chiamati dall'imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando II d'Asburgo a combattere per la guerra di successione di Mantova, discendono da Colico e Bellano passando per la Valsassina: Vengono; son trenta, son quaranta, son cinquanta mila; son diavoli, sono ariani, sono anticristi; hanno saccheggiato Cortenuova; han dato fuoco a Primaluna: devastano Introbbio, Pasturo, Barsio; sono arrivati a Balabbio;[^] Barsio è l'antico toponimo di Barzio. Agnese, la madre di Lucia, è di Pasturo, dove si rifugia per scappare dalla pestilenza; Renzo verso la fine del romanzo la raggiunge per comunicarle che la figlia è viva al Lazzaretto di Milano.

Rilessi con voglia I Promessi Sposi nell'estate 2023 per la ricorrenza del 150° anno della morte dello scrittore. Sono stato rapito dalla storia così bella, ambientata nella mia regione, e mi pare proprio che sia stata la sapienza del Vangelo a ispirarla al profondo pensatore. Sarebbe stato male che fosse rimasta sconosciuta, come scrisse il Manzoni nell'introduzione, fingendo di trascriverla in un italiano più comprensibile da un manoscritto del Seicento.[^]

Vita

Alessandro era figlio di Pietro Manzoni e Giulia Beccaria, Manzoni era una famiglia nobile che abitava al Caleotto di Lecco, originaria di Barzio in Valsassina, mentre Giulia era figlia di Cesare Beccaria, illustre giurista, autore del trattato Dei delitti e delle pene, di cui il Manzoni si servì nella sua Storia della Colonna Infame. Tra i due coniugi Manzoni c'erano ventisei anni di differenza, il matrimonio non funzionò, pochi anni dopo si separarono. Molto probabilmente il vero padre di Alessandro era Giovanni Verri, con il quale Giulia aveva una relazione già prima di sposarsi, che dopo la nascita del bambino la interruppe; Giovanni era fratello di Pietro Verri, uno dei massimi esponenti dell'illuminismo italiano, e autore di Osservazioni sulla tortura, una delle fonti sulla giustizia che forma il pensiero di Alessandro.

Alessandro studiò in istituti cattolici, per cinque anni a Merate al collegio San Bartolomeo dei Somaschi, poi al collegio di Sant'Antonio a Lugano, infine collegio Longone di Milano, gestito dai Barnabiti. Nel 1805, Alessandro si trasferisce dalla madre a Parigi, quando Giulia rimase vedova di Carlo Imbonati, che aveva sposato in seconde nozze.
Nel 1807 a Blevio incontra per la prima volta Enrichetta Blondel, rimanendo conquistato dalla dolcezza e dalla grazia della fanciulla, figlia di un banchiere di Ginevra, che viveva a Milano. Nel 1808, nella capitale francese Alessandro sposò Enrichetta con rito calvinista, la religione della moglie. Alessandro matura la sua fede cristiana, che nel tempo lo rende un fervente credente. Enrichetta si converte al cattolicesimo. L'anno successivo, dopo una supplica a Papa Pio VII, possono sposarsi con rito cattolico. A Parigi nasce la primogenita Giulia. Nel 1810, Alessandro con la moglie torna definitivamente a Milano, dove nel 1813 compra la casa in Via del Morone 1, in cui vivrà tutta la vita. Nel 1807, muore il padre Pietro, lo scrittore eredita la villa al Caleotto, in cui trascorreva le vacanze estive quando era studente, che vende nel 1818.[^]

La vita famigliare è felice e feconda, con la nascita di altri 9 figli: Luigia (1811), che però muore alla nascita, Pietro Luigi (1813), Cristina (1815), Sofia (1817), Enrico (1819), Clara (1821) morta a 2 anni, Vittoria (1822), Filippo (1826), Matilde (1830), e coincide con il suo periodo creativo. Il Manzoni condusse una vita appartata, dedito ai suoi studi e agli interessi letterari, alla cura della famiglia e coltivando le amicizie più strette; nella vita quotidiana conversava principalmente in dialetto milanese. Visse nella casa in centro a Milano e nella bella stagione nella Villa Brusuglio a Cormano, con la numerosa famiglia e la madre Giulia, che aveva ereditato la villa da Imbonati; qui il romanziere si dedicava alla botanica.
Alla morte di Napoleone, nel 1821, scrisse l'ode Il cinque maggio; nello stesso anno inizia Fermo e Lucia il romanzo che con un altro nome lo rese celebre. La pubblicazione dei Promessi Sposi avviene tra il 1825 e il 1827. Insoddisfatto del proprio lavoro, dopo un soggiorno a Firenze, riscrisse il romanzo con un linguaggio più moderno, la nuova stesura fu pubblicata tra il 1840 e 1842.

Il quieto mondo dell'affetto della famiglia che aveva aiutato l'ispirazione umana, letteraria e religiosa di Manzoni fu rotto nel giorno di Natale 1833 dalla morte della amata Enrichetta dopo una malattia, a cui seguì l'anno dopo la morte della cara prima figlia Giulietta. Tre anni dopo, nel 1836, Alessandro si risposa con la vedova Teresa Borri di Brivio, che gli fu presentata da Tommaso Grossi, lo scrittore di Bellano, dopo che aveva visto l'amico caduto nella malinconia. Teresa aveva un figlio di nome Stefano, con il quale Alessandro ebbe un ottimo rapporto. Nel 1845, Teresa partorì due gemelle, che morirono lo stesso giorno, e si ammalò. La seconda moglie fu una donna protettiva nei confronti del marito, ma per il suo carattere forte entrò in conflitto con la madre dello scrittore e con i figli ancora giovani. Giulia lasciò la casa, così come i figli più grandi che si sposarono, i più giovani andarono in collegio. Gli anni successivi di Don Lisander, così era riverito Alessandro Manzoni dai milanesi, furono costellati da una serie di lutti, con la morte di Cristina e della madre Giulia (1841), di Sofia (1845), Matilde (1856), della moglie Teresa (1861). Dal 1860, fu senatore del Regno d'Italia.

Nel pomeriggio del 22 maggio 1873, Alessandro Manzoni muore a 88 anni nella sua casa, per le conseguenze di un trauma cranico provocato dalla caduta sui gradini della Chiesa di San Fedele avvenuta il 6 gennaio. Un mese prima della sua morte apprese della morte del figlio maggiore Pier Luigi. Il 29 maggio, nel Duomo si svolse il funerale, una folla interminabile partecipò al corteo funebre, da Piazza del Duomo al Cimitero Monumentale. le spoglie del massimo letterato italiano furono traslate nel 1883 nel Famedio, dove riposano tuttora.[^]

Note

  1. Mauro Vezzoli (2 giugno 2005- ). "Via Alessandro Manzoni". [Album di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
  2. Mauro Vezzoli. "Via Alessandro Manzoni". [Album di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2025.
  3. Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Non è una passeggiata camminare in Via Alessandro Manzoni a Barzio perché ancora nel 2025 transitano auto nella stretta via in direzione di Piazza Garibaldi.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Video di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
  4. Mauro Vezzoli (23 agosto 2025). "Via Alessandro Manzoni dalla piazza con i cartelli stradali all'angolo. Divieto di accesso, svolta a sinistra perchè la stretta via è a senso unico in discesa.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio, Piazza Garibaldi e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
  5. Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Targa stradale Via Alessandro Manzoni Scrittore e Poeta 1785-1873 sul muro bianco piuttosto in alto vicino all'incrocio di Piazza Garibaldi. Nella via si trova il palazzo che fu degli antenati del celebre autore dei Promessi Sposi.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
  6. Mauro Vezzoli (25 agosto 2013). "Via Alessandro Manzoni 3 con la formella Mater". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
  7. Mauro Vezzoli (25 ottobre 2025). "Le due vetrine di Poste Italiane Barzio Via Alessandro Manzoni con il nuovo postamat.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 25 ottobre 2025.
  8. "Agenzia Immobiliare Dimore di Barbara Locatelli". dimorebarzio.it. Consultato il 23 agosto 2025.
  9. Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Panificio di Via Alessandro Manzoni a Barzio. Il pane all'acqua che compro ogni mattina da Anna del Panificio Aldeni è fragrante e buonissimo.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
  10. "Comune di Barzio". www.comune.barzio.lc.it. Consultato il 23 agosto 2025.
  11. Mauro Vezzoli (25 agosto 2013). "Parcheggio libero di quattro posti della durata trenta minuti di fronte al municipio.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
  12. Oriani, Federico (luglio 2015). "Via Alessandro Manzoni". In 2 - Viabilità urbana barziese. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. pp. 40-41. Consultato il 23 agosto 2025.
  13. "I promessi sposi". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
  14. "La Valsassina, Pasturo e la casa di Agnese". Grand Tour. Consultato il 23 agosto 2025.
  15. "I promessi sposi (1840)/Introduzione". Wikisouce. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
  16. "Alessandro Manzoni". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
  17. Redemagni, Paola (25 aprile 2023). "Funerali di Alessandro Manzoni". Storie di cimiteri. Consultato il 23 agosto 2025.

venerdì 5 settembre 2025

Palazzo Manzoni

English

Palazzo Manzoni è un edificio storico di Barzio, da secoli il più prestigioso del paese della Valsassina. Il palazzo tardo seicentesco fu la prima delle residenze dei Manzoni, una nobile famiglia arrivata alla fine del Cinquecento dalla confinante Val Taleggio, dalla quale discese il celebre scrittore Alessandro. Successivamente, nell'Ottocento e Novecento, il palazzo appartenne alla famiglia Baruffaldi originaria di Cortenova. Dal 1982, Palazzo Manzoni è di proprietà del Comune di Barzio, sede del municipio e della biblioteca comunale. Secondo una targa posta all'ingresso, Palazzo Manzoni è monumento nazionale dal 1930.

Il palazzo è nascosto nel centro storico di Barzio nella stretta Via Alessandro Manzoni, al numero 12, a pochi metri di distanza da Piazza Garibaldi. L'edificio a due piani occupa una superficie quadrata non grande, circa 20 metri per lato, con un cortiletto interno. La facciata del palazzo alta un piano è dipinta di rosa pallido, si entra da un porta in legno salendo due gradini.[^] Testimonianza storica è un medaglione di Tranquillo Baruffaldi, discendente della famiglia proprietaria dell'edificio, volontario tra i Mille della famosa spedizione di Giuseppe Garibaldi. Inoltre, Via Baruffaldi è il proseguimento di Via Manzoni che lambisce il palazzo.

Storia

Il palazzo fu abitato alla fine del Cinquecento dal capostipite dei Manzoni Giacomo Maria, che si sposò con Elisabetta Caseri, dalla quale ebbe tre figli, Giovanni Angelo, Pasino e Pompeo. Il bene finì al primogenito di Pasino, Giacomo Maria, nato a Barzio l'11 gennaio 1576, che si trasferì a Caleotto di Lecco, come attesta un documento del 1612.[^] La storia di Palazzo Manzoni si intreccia con la più famosa Villa Manzoni a Caleotto costruita nel 1621, dove vissero anche gli eredi di famiglia. Nipote di Giacomo Maria fu Pietro Antonio, nonno di Pietro, il padre dell'autore dei Promessi Sposi. Nel 1798, Pietro Antonio abbandonò definitivamente Palazzo Manzoni di Barzio,[^] che fu venduto alla famiglia Rossi. Alessandro Manzoni, nato nel 1785, mai abitò il palazzo, né andò a Barzio. In breve tempo, nei primi dell'Ottocento, subentrò la famiglia Baruffaldi di Cortenova, che lo mantennero per quasi due secoli. Il primo proprietario fu Alfonso Baruffaldi con la moglie Caterina Mazzini.[^] Al tempo dell'Unità di Italia, uno dei locali fu affittato per ospitare la prima sede municipale di Barzio. Nel 1973, la struttura fu ceduta alla parrocchia, che istituì una biblioteca; il Comune di Barzio lo rilevò nel 1982. Dopo i restauri dell'architetto Bruno Bianchi, il primo piano divenne la sede del municipio.

Architettura

L'ingresso principale avviene da un portone ligneo, contornato da un pregevole portale settecentesco in pietra,[^] sulla strada stretta avanzano due gradini, difronte c'è un parcheggio per quattro macchine. Sulla facciata spicca su sfondo grigio il medaglione di Tranquillo Baruffaldi, con la lapide a destra: A Tranquillo Baruffaldi campione della virtù valsassinese tra i Mille I mentori convalligiani qui nella casa ov'egli nacque XX Settembre MCMVIII.[^] A destra del portone in legno, sotto la targa del numero civico 12, sono state installate due piastre dorate, Casa Comunale e Biblioteca Comunale;[^] a sinistra, un'altra, di colore grigio metallizzato: Palazzo di Pasino Manzoni. Prima fra le residenze dei Manzoni fu abitato negli ultimi anni del Cinquecento dal capostipite Giacomo e rimase alla discendenza del figlio Pasino (da cui discenderà Alessandro Manzoni) Dal 1930 l'edificio è Monumento Nazionale, lo stemma comunale e Comune di Barzio. Nonostante qualsiasi articolo di giornale su Palazzo Manzoni a Barzio riporti questa notizia, nessuno cita il regio decreto; è perlomeno singolare che Palazzo Manzoni del paese di montagna sia diventato monumento nazionale prima della più prestigiosa Villa Manzoni di Lecco, che divenne monumento nazionale nel 1940.

Il cortile interno ha un muro che separa il palazzo da via Scandella, dove c'è un ingresso secondario, davanti il palazzo è a due piani; a sinistra, un porticato a crociera su pilastri dove ci sono locali. Entrati dall'ingresso principale, subito a sinistra il locale di maggiore pregio, alcune finestre si aprono verso la via. La Sala Civica fu decorata nell'Ottocento su ordine dei Baruffaldi, con la volta ad affreschi di gusto tardo barocco, le porte dipinte e lo stemma inciso nel camino marmoreo secentesco. Questa stanza, nella quale fino a metà del Novecento, c'erano degli affreschi dei Manzoni, viene utilizzata dal Comune per eventi istituzionali, come la consegna di benemerenze,[^] e incontri culturali di un certo rilievo. Gli altri locali del pianoterra, sia sotto sia fuori il porticato, ospitano associazioni locali. Nel porticato si trova lo stemma manzoniano e un pozzo con un timpano classicheggiante.[^]

Salendo una scala, al primo piano hanno sede gli uffici del Comune di Barzio,[^] telefono 0341 996125, e-mail: info@comune.barzio.lc.it, con tre soffitti elegantemente dipinti in epoche diverse. Al secondo piano, a sinistra, la biblioteca comunale, mentre a destra c'è un'ampia stanza con le finestre che si aprono sul cortiletto. Nella parte posteriore di questo ultimo piano si estende un vasto giardino, considerando le dimensione dell'edificio, il quale viene utilizzato come luogo di lettura. Dall'esterno, si intuisce la sua presenza sopra il muro in pietra di Via Scandella.

Biblioteca

L'intraprendenza di don Alfredo Comi, il parroco del paese quando nel 1973 Palazzo Manzoni passò dai Baruffaldi alla parrocchia, dotò Barzio in breve tempo di una biblioteca, che aprì nel 1975 nel piano terreno del palazzo. Don Alfredo raccoglieva libri e documenti di Alessandro Manzoni di cui era un appassionato estimatore, nella collezione ci sono rare e prime edizioni dei Promessi Sposi, sia della cosiddetta ventisettana (del 1827), sia della stesura definitiva, la quarantana, ossia del 1840. Il prete continuò questa attività per più di vent'anni. Nel 2006, donò tutto alla biblioteca di Barzio, che costituì un fondo manzoniano; esso consta di più di 1300 volumi.[^] Dal 1994, la bella biblioteca si trova al secondo e ultimo piano del palazzo, composta di quattro ambienti. Più di recente, la biblioteca è diventata un ente capace di vivacizzare la cultura, promuovendo e organizzando regolarmente eventi.

Eventi culturali

Il palazzo del Seicento, che fu dei Manzoni e nei secoli più volte ospitò l'amministrazione comunale, è oggi un luogo adatto per ospitare eventi culturali e intrattenere la gente. D'estate è preferibile stare all'aperto, e allora la sede naturale è il cortiletto, il relatore di solito conduce la serata nel porticato a crocevia su pilastri, dove c'è lo stemma dei Manzoni e il pozzo. Ricordo la serata dell'estate 2023 "Le stelle di Dante. L'astronomia nella Divina Commedia"[^] del divulgatore scientifico e responsabile della programmazione del Planetario di Lecco Loris Lazzati, che interpretò alcuni dei numerosi riferimenti astronomici presenti nel poema in base alle conoscenze scientifiche sulla posizione delle stelle. C'era la simpatica iniziativa, che si ripeteva ogni anno il primo sabato mattina di settembre, ultimo giorno degli eventi dell'estate barziese, di radunare la gente con la rassegna dei caviadini o cabiadini,[^] il famoso biscotto della valle. La dimostrazione pratica di taglio dell'impasto avveniva nel porticato,[^] mentre gli assaggi nelle varietà dei diversi forni locali era all'ultimo piano del palazzo, che si apre su un giardino.

Note

  1. Mauro Vezzoli (29 gennaio 2013- ). "Palazzo Manzoni". [Album di Google Photos]. Consultato il 19 luglio 2025.
  2. "Giacomo Maria Manzoni". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 19 luglio 2025.
  3. "Palazzo Manzoni (Barzio)". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 19 luglio 2025.
  4. Oriani, Federico (luglio 2015). "Via Alessandro Manzoni". In 2 - Viabilità urbana barziese. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. pp. 40-41. Consultato il 19 luglio 2025.
  5. "Palazzo Manzoni a Barzio". Montagne Lago di Como. Consultato il 19 luglio 2025.
  6. Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Medaglione di Tranquillo Baruffaldi sulla facciata di Palazzo Manzoni. A Tranquillo Baruffaldi campione della virtù valsassinese tra i Mille I mentori convalligiani qui nella casa ov'egli nacque XX Settembre MCMVIII. La famiglia Baruffaldi fu proprietà dell'edificio nell'Ottocento e fino al 1972, quando fu ceduto alla parrocchia di Barzio. Sto fotografando perché ho appena pubblicato Palazzo Manzoni su Blogger.". In Centro storico di Barzio, Estate, Palazzo Manzoni e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
  7. Mauro Vezzoli (27 agosto 2013). "Le due placche dorate di Via Alessandro Manzoni 12, Casa Comunale e Biblioteca Comunale.". In In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Flickr]. Consultato il 19 luglio 2025.
  8. Redazione (6 gennaio 2025). "Barzio. Consegnate le benemerenze a Paola Pozzoni e Gianfranco Polvara". Valsassina News. Consultato il 19 luglio 2025.
  9. Franchi, Rosalba (maggio 2023). "Manzoni, Lecco e la Valsassina". Vie storiche. Consultato il 19 luglio 2025.
  10. "Comune di Barzio". www.comune.barzio.lc.it. Consultato il 19 luglio 2025.
  11. (29 settembre 2024). "BARZIO – PALAZZO MANZONI". Rotary Meda. Consultato il 19 luglio 2025.
  12. RedBar (6 agosto 2023). "Barzio, dieci giorni di eventi: si inizia domani con le “Stelle di Dante”". Lecco Notizie. Consultato il 19 luglio 2025.
  13. (29 agosto 2017). "Barzio e i caviadini, sabato la rassegna dei biscotti tradizionali. Dimostrazioni e assaggi". Valsassina News. Consultato il 19 luglio 2025.
  14. Mauro Vezzoli (1 settembre 2018). "Marta Gianola di Primaluna e Antonio Passoni della famosa pasticceria di Barzio insegnano nel Palazzo Comunale come fare i cabiadini. I numerosi villeggianti e turisti ascoltano e guardano con attenzione, tra loro c'è anche mamma che mi guarda.". In Centro storico di Barzio, Estate, Palazzo Manzoni e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 19 luglio 2025.

mercoledì 26 luglio 2023

Pump track & Skill park

English

Nel 2023, nel prato incolto con almeno tre betulle della Valle Fiumetta[^] strategicamente posizionato tra Parcheggio del Mercato e Parcheggio alla tensostruttura — con la spesa di 135.000 euro, di cui 85.000 finanziati da BIM (Bacino Imbrifero Montano)[^], è stata inaugurata[^] un'area attrezzata per divertirsi con le biciclette e mezzi a spinta, come pattini e monopattini. Ci sono due sezioni: una pista denominata pump track e uno spazio chiamato skill park. I due nomi inglesi formano la coppia Pump track & Skill park,[^] track e park sono scritti in minuscolo o maiuscolo. Non traducendo pump track, in italiano potrebbe essere di genere femminile, skill park maschile. Mah! Pump track & Skill park, maschile o femminile?

Cos'è una pump track?[^] Una pump track[^] è un circuito fatto di salite e discese (bump) e curve paraboliche (corners o turns) che permettono di fare salti e acrobazie, ma anche solo sperimentare il brivido dell’accelerazione. Il fondo può essere di diversi materiali, sterrato, legno, cemento, asfalto, fibra di vetro. Il termine "pump", in inglese, significa letteralmente "pompa". Track significa percorso, pista.[^] Qui pump si riferisce allo slancio con movimenti del corpo su e giù, invece di pedalare o spingere. La pump track di Barzio è uno strato d'asfalto, liscio come un foglio di carta.
Cos'è uno skill park?[^] Uno skill park è uno spazio dove è possibile avvicinarsi allo sport della bike in sicurezza su percorsi a circuito chiuso appositamente progettati per i principianti, insieme a linee e caratteristiche per ciclisti esperti, per esercitarsi e migliorare le proprie abilità. Lo scopo è prendere confidenza con le due ruote lavorando sull'equilibrio, in una zona piana o con una lieve pendenza. Contengono diversi ostacoli tecnici permanenti o temporanei, costruiti con materiali naturali uniti ad elementi artificiali. Skill letteralmente significa abilità, capacità.[^]

Un cartellone a due facciate è montato è a bordo pista in solo lingua italiana. In quella che si legge in direzione della pump track il titolo è Pumptrack & Skill park Comune di Barzio,[^] in cui Pump track si fonde in Pumptrack; nella parte opposta informazioni che riguardano sia la pump track sia lo skill park.

Google ha già aggiornato la sua mappa con Pump track e skill park Barzio (indirizzo Via Provinciale 1, 23816 Barzio LC).[^]

Cartello Pumptrack & Skill park Comune di Barzio

Una pista ricca di curve, gobbe e paraboliche, l'obbiettivo è girare solo muovendo il corpo senza pedalare! Disegno di un ciclista con due movimenti: Estensione (scarico), Piegamento (carico). Mezzi consentiti: biciclette, nelle varie tipologie, pattini a rotelle, skateboard, monopattini. Sotto, Divertiti e Regolamento.

In Divertiti del pannello didattico, in Braccia Lo sapevi che è possibile riuscire ad effettuare un giro completo della pista con la sola forza delle braccia? Basterà un'azione combinata di movimenti in flessione e spinta; alleggerire la bicicletta piegando braccia e gomiti, distendere poi le braccia e portarle avanti per accelerare non appena si comincia la discesa. Poi, Gambe, Coordinare braccia e gambe, Bici - corpo, ciascuna con una spiegazione.

Tra Divertiti e Regolamento, Il libero uso da parte dei minori della pista e delle attrezzature è posto sotto la sorveglianza e la esclusiva responsabilità delle persone che lo hanno in custodia, così come il loro uso improprio declina da ogni responsabilità il gestore.

Copio solo in parte il Regolamento, che si legge entrando nell'area, le informazioni più salienti sono in grassetto e sottolineate. Inizia con una premessa: La pista per Pumptrack è finalizzata al puro divertimento dell'utilizzatore. Creata con una successione di curve paraboliche, gobbe ed eventuali salti. L'obiettivo da raggiungere è percorrere la pista senza pedalare, ovvero sfruttando la spinta (pump) del corpo, creata da un continuo movimento di piegamento e estensione sulla bicicletta, sullo skateboard o sul monopattino.
I genitori sono responsabili dei propri figli. Utilizzare a proprio rischio e pericolo.

  • È obbligatorio l'uso del casco e di protezione paracolpi per gli arti.
  • Nella pista possono girare contemporanemente fino ad un massimo di 4 mezzi, mantenendo un'idonea distanza di sicurezza.
  • Non frenare bruscamente, per non rovinare il percorso.
  • ...
  • I minori devono essere accompagnati da un adulto. Non è consentito l'utilizzo a bambini inferiori a 6 anni.
  • ...
  • È vietato l'ingresso ai cani.
  • Non utilizzare la pista sotto effetto di stupefacenti ed alcol.
  • Mantieni pulito e riponi i rifiuti negli appositi bidoni.
  • ...

In fondo al cartellone, i tre sponsor della pista, Comune di Barzio,[^] Dolomeet outdoor and tourism lab www.dolomeet.com, BIM Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio.

Facciata del cartello con skill park

Nell'altra faccia del cartello che ha il telaio in legno, due loghi, Comune di Barzio e BIM, e quattro sezioni.

Le caratteristiche della Pump Track di Barzio, situata tra due dei parcheggi principali di Barzio, lungo il torrente Fiumetta, di fronte alla tensostruttura del paese sono:[^]

  • Dislivello gobbe 50 cm
  • Metri in percorrenza 120 m
  • Fondo di scorrimento Conglomerato bituminato
  • Larghezza media del percorso 2 m

Gli ostacoli artificiali dello Skill park di Barzio, con superficie terra battuta, proprio a ridosso della casa bianca a tre piani di Località Cesura 1 (chissà come i villeggianti che ci abitano hanno accolto la nuova iniziativa del sindaco Giovanni Arrigoni Battaia) sono:

  • arco
  • rampa 300
  • salto 300
  • tetto
  • bascula
  • doppio dosso
  • scalino

È obbligatorio:

  • Utilizzare il casco
  • Indossare gomitiere
  • Indossare ginocchiere

È vietato:

  • Percorrere o sostare a piedi
  • Utilizzare mezzi a motore o elettrici
  • Utilizzare overboard
  • Avvicinarsi con animali liberi

Risultato

L'anello di asfalto di 120 metri costituito da una serie di rulli (dossi) e banchine (angoli, curve), situato tra due parcheggi, vicino alla tensostruttura e al campo giochi del Parco della Fiumetta, che nel 2023 ha cancellato per sempre il tratto naturale della valle del torrente più amato dai barziesi e villeggianti, ha riscosso un immediato successo tra bambini e ragazzi che frequentano il paese e la Valsassina. Girano entusiasti nella pump track di Barzio provando il brivido dell'accelerazione, dei salti, esercitandosi per compiere il percorso solo pompando senza pedalare[^] sotto lo sguardo attento e divertito di genitori e nonni che possono assistere da una delle tre panchine al sole. La valle del torrente profonda qualche metro è protetta con una staccionata in legno e una sottile rete. La pista non illuminata non ha limitazione di orario, di fianco c'è una casa di tre piani. Tutti ignorano che il Consorzio BIM che lo ha finanziato tra le finalità ha di non dimenticare la difesa del suolo, la protezione della natura, la salvaguardia dell'ambiente montano.[^] Al centro sportivo della Conca Rossa da decenni giace abbandonata una pista ovale ideale per le due ruote. Pressoché deserto è lo skill park.

Note

  1. Mauro Vezzoli (27 giugno 2012). "Terza foto della Valle Fiumetta a Barzio scattate alle quattro del pomeriggio di 27 giugno 2012. La strada pedonale per Via Martiri Patrioti Barziesi da P3.". In Area Pedonale lungo la Valle Fiumetta, Estate e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 20 luglio 2023.
  2. "Consorzio del Bacino Imbrifero Montano del Lago di Como e Fiumi Brembo e Serio". bimbg.it. Consultato il 20 luglio 2023.
  3. (4 luglio 2023). "Barzio, Inaugurata la prima pista di Pump Track". Il Giorno. Consultato il 20 luglio 2023.
  4. Mauro Vezzoli (7 luglio 2023- ). "Pump track & Skill park di Barzio". [Album di Google Photos]. Consultato il 20 luglio 2023.
  5. "Cos'è una Pump Track". pumptrackpianezza.it. Consultato il 20 luglio 2023.
  6. "Pump track". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 20 luglio 2023.
  7. "Track". In Dizionario di inglese. Corriere della Sera. Consultato il 20 luglio 2023.
  8. (28 maggio 2020). "Cos’è uno skill park e perché è importante?". Dolomeet. Consultato il 20 luglio 2023.
  9. "skill". In English-Italian Dictionary. WordReference.com. Consultato il 20 luglio 2023.
  10. Mauro Vezzoli (25 luglio 2023). "Cartello Pumptrack Comune di Barzio. Sotto il titolo una didascalia, il disegno dei due gesti per percorrere la pista, estensione (scarico) e piegamento (carico), Mezzi consentiti. In due colonne, Divertiti e Regolamento. In basso gli sponsor, Comune di Barzio, Dolomeet, BIM.". In Estate e Pump track & Skill park di Barzio. [Foto di Google Photos]. Consultato il 25 luglio 2023.
  11. "Pump track e skill park Barzio". Google Maps. Consultato il 8 agosto 2024.
  12. "Comune di Barzio". Consultato il 20 luglio 2023.
  13. Mauro Vezzoli (18 luglio 2023). "La nuova area del Comune di Barzio per le biciclette, pattini a rotelle e altro inaugurata quindici giorni fa nelle Valle Fiumetta mi obbliga a documentarla. Il cartello in direzione del parcheggio gratuito, con gli attrezzi dello skill park e il disegno della pumptrack.". In Estate, P3 e Pump track & Skill park di Barzio. [Foto di Google Photos]. Consultato il 20 luglio 2023.
  14. Mauro Vezzoli (20 luglio 2023). "La nuova pump track di Barzio è affollata di ragazzi che girano e si divertono in bici e monopattino.". In Estate, In giro per Barzio e Pump track & Skill park di Barzio. [Video di Google Photos]. Consultato il 20 luglio 2023.
  15. "Chi siamo". bimbg.it. Consultato il 20 luglio 2023.

domenica 6 ottobre 2019

In giro per Barzio

English

Andare in giro per Barzio fotografando con la mia macchina tascabile da quattro soldi o con il mio primo smartphone per conoscere il paese incominciò come estensione all'escursionismo in montagna che praticavo da diversi anni. Là, sentieri, prati, boschi, alpeggi, natura, mucche e cavalli, rifugi, cappelle votive, escursionisti, viste panoramiche dall'alto, rocce e vette, corse e sudore; qui, come in qualsiasi centro abitato, marciapiedi, asfalto, strade, piazze, macchine e moto, case, negozi, una chiesa, persone, scorci, parcheggi e cartelli stradali, passeggiate. Camminare allevia il mio mal di schiena cronico dovuto a una caduta sul sedere che mi impedisce di lavorare e riempie la giornata. Dalla esplorazione delle strade del paese in provincia di Lecco, nota località turistica estiva e invernale della Valsassina, di circa 1300 abitanti a 769 metri di altezza (Palazzo Manzoni, municipio), portavo a casa una decina di fotografie, che presto diventarono un numero consistente. La maggior parte sono state scattate a partire dal 2011, nei tre mesi estivi trascorsi in compagnia dei miei genitori nell'appartamento al secondo piano in Via Milano 30, il quale ha un bel balcone affacciato sulle Grigne. Il tre locali è di mio fratello, che lo comprò nell'agosto 2010. Con lo stesso scopo camminai per le vie di Milano dove abito, nella periferia nord-ovest della città. Smisi di fotografare solo quando mi resi conto che era necessaria una descrizione per gli album che le raggruppavano, uno per ogni via, piazza o luogo, e uno con le più belle o signifìcative del paese, era il 2015. Scrissi alcune voci, in italiano e inglese, solo testo, niente fotografie, citate come fonti in fondo alla pagina nelle note. Iniziai in ordine alfabetico, e così parcheggio viene prima di piazza, e piazza prima di via, le principali hanno una pagina specifica. Nacque così questo blog di Blogger; non manca la piazza principale di Barzio, Piazza Garibaldi, e il suo leone, ossia il monumento ai caduti di Barzio; esse sono state sintetizzate in questo elenco e hanno un collegamento che punta alla pagina su Blogger.

Da allora, tornando ogni estate a Barzio con la mamma, lontano dal caldo di Milano, nel soggiorno un po' buio di Riccardo mi concentro sul mio lavoro su Barzio (e sul Grignone), assegnando un posto migliore alle mie foto nel drive, cancellando quelle brutte e inutili, e rinominando i nomi dei file, leggendo, correggendo e riscrivendo commenti alle foto e didascalia di album. Nella più recente versione, il commento della foto descrive l'immagine, che talvolta innesca un racconto autobiografico, utile anche per chiarire il significato e le circostanze dello scatto, in italiano e inglese. La mia trattazione si ferma alle poche voci già scritte perché è un'opera didascalica impegnativa, senza compenso economico, che mi costringe a stare molte ore sedute davanti al computer.

sabato 4 luglio 2015

Mercato tradizionale del venerdì

English

Il Mercato tradizionale del venerdì di Barzio è un mercato all'aperto che si tiene con cadenza settimanale a Barzio, in Valsassina, di venerdì. Il luogo del mercato è il Parcheggio 2, o P2, vicino al centro paese, poco al di sotto di Via Roma. Per questa ragione, il Parcheggio 2 è denominato anche Parcheggio del Mercato, o Parcheggio di Piazza Mercato, sebbene manchi una targa stradale specifica. Probabilmente già della 7.30 di mattina si può comprare, e il mercato dura fino intorno all'una di pomeriggio, quando i venditori smantellano le loro bancarelle. Cartelli stradali segnalano che è divieto di sosta con rimozione forzata su tutta la piazza venerdì dalle 6.00 alle 15.00.[^]
Ho copiato il nome mercato tradizionale del venerdì da due striscioni pubblicitari che il Comune di Barzio espone in estate in un luogo strategico, lungo la strada che attraversa la Valsassina all'imbocco con la strada che sale a Barzio. Essi si trovano a Ponte Folla, nel Comune di Pasturo, all'incrocio della Strada Provinciale 62 della Valsassina e l'inizio della Strada Provinciale 64 Prealpina Orobica, diramazione Ponte Folla - Barzio. In verità, credo che quasi nessuno aggiunga l'aggettivo tradizionale a questo mercato o ne sia a conoscenza.

Il mercato tradizionale del venerdì di Barzio è costituito da una serie di bancarelle che diventano più numerose a luglio e agosto. Come in tanti altri mercati all'aperto che si svolgono un giorno alla settimana, le bancarelle di frutta e verdura attirano il maggior numero di persone, poi ci sono altre che vendono cibo, formaggi, gastronomia, pesce, ma numerosi sono anche i venditori di abbigliamento, casalinghi e altro, insomma vale la pena fare un giro. Infatti, il mercato è molto frequentato, specialmente nel periodo estivo, e di riferimento anche per i paesi confinanti con la bella località turistica di montagna.[^][^]

Le bancarelle del mercato

Il colpo d'occhio che si ha in estate, scendendo dalla Pasticceria Passoni di Via Roma verso il mercato del venerdì, è davvero piacevole, tra due file di bancarelle tanta gente in mezzo, fino al fondo del parcheggio.
Discesa la rampa, subito qualcuno ti chiede di firmare in favore della lotta contro qualcosa, sarà la droga, magari azzardando poi una richiesta di soldi per beneficenza. La prima bancarella del mercato che si incontra è un fioraio,[^] che per il verde e gli aromi delle piante e i colori dei suoi fiori, gigli, crisantemi, margherite, mette di buon umore chi visita il mercato. Di seguito, si trovano venditori di scarpe, abbigliamento e intimo, e altri di pentole in acciaio, tazze e altro per la casa.[^] A metà della fila di ingresso, dopo il parchimetro in corrispondenza di una torretta gialla, a luglio e agosto il mercato si allarga sulla destra. Io ricordo un venditore di casalinghi in legno, uno di pellame e un banco di frutta e verdura gestito da persone con accento bergamasco;[^] poi un venditore di dolciumi e uno di giocattoli.
Tornando nella fila principale del mercato all'aperto,[^] in fondo al parcheggio, dal fondo sconnesso e riparato da alberi, con vista della Valle Fiumetta, la sua area pedonale e la Tensostruttura, c'è una bancarella di frutta e verdura. Di seguito, un'altra di una donna dell'Azienda Agricola "La Fiorita" Berghem. Nives, talvolta aiutata dai giovani figli biondi, vende formaggi, come formagella bergamasca e di capra, salami e pancetta arrotolata, prodotti in proprio da una cinquantina di mucche a Dalmine e da capre in Artavaggio. In fondo al parcheggio, il furgone di pesce e pesce fritto ha sempre una coda di persone perché offre prodotti di buona qualità, appetitosi anellini, alici, merluzzo tra gli altri.[^] Venerdì è il giorno giusto per vendere pesce perché Barzio segue la tradizione di origine cristiana che in questo giorno della settimana non si mangia carne facendo memoria della morte di Gesù; pesce si trova anche nei negozi alimentari del paese. Di fianco, per la gioia dei bambini, caramelle!

Facendo torto ad altre bancarelle che non conosco direttamente, risalgo il mercato del venerdì di Barzio nella seconda fila principale, dove all'angolo si trova una grande bancarella di frutta e verdura.[^] In prossimità della barra che divide P2 da P3, sempre sulla destra, ancora due bancarelle di frutta e verdura,[^] a conferma che questi sono i prodotti principali di ogni mercato perché si consumano ogni giorno e si guastano in fretta, alternate da due camioncini, di una gastronomia con polli allo spiedo e patatine, e di formaggi.[^] Infine, altre bancarelle di casalinghi, un venditore di miele e uno che con un microfono intrattiene chi passa mostrando la validità di prodotti per la pulizia.

Le bancarelle del mercato in estate saranno più di cinquanta. Nel suo complesso il mercato di strada di Barzio offre prodotti di buon livello. I commercianti provengono dalla zona, la Valsassina e la provincia di Lecco, alcuni sono della vicina provincia di Bergamo e della Brianza.

Le bancarelle del mercato

Il colpo d'occhio che si ha in estate, scendendo dalla Pasticceria Passoni di Via Roma verso il mercato del venerdì, è davvero piacevole, tra due file di bancarelle tanta gente in mezzo, fino al fondo del parcheggio.
Discesa la rampa, subito qualcuno ti chiede di firmare in favore della lotta contro qualcosa, sarà la droga, magari azzardando poi una richiesta di soldi per beneficenza. La prima bancarella del mercato che si incontra è un fioraio,[^] che per il verde e gli aromi delle piante e i colori dei suoi fiori, gigli, crisantemi, margherite, mette di buon umore chi visita il mercato. Di seguito, si trovano venditori di scarpe, abbigliamento e intimo, e altri di pentole in acciaio, tazze e altro per la casa.[^] A metà della fila di ingresso, dopo il parchimetro in corrispondenza di una torretta gialla, a luglio e agosto il mercato si allarga sulla destra. Io ricordo un venditore di casalinghi in legno, uno di pellame e un banco di frutta e verdura gestito da persone con accento bergamasco;[^] poi un venditore di dolciumi e uno di giocattoli.
Tornando nella fila principale del mercato all'aperto,[^] in fondo al parcheggio, dal fondo sconnesso e riparato da alberi, con vista della Valle Fiumetta, la sua area pedonale e la Tensostruttura, c'è una bancarella di frutta e verdura. Di seguito, un'altra di una donna, che vende, talvolta aiutata da giovani figli biondi, formaggi, come formagella bergamasca e di capra, salami e pancetta arrotolata, prodotti in proprio da una cinquantina di mucche a Dalmine. In fondo al parcheggio, il furgone di pesce e pesce fritto ha sempre una coda di persone perché offre prodotti di buona qualità, appetitosi anellini, alici, merluzzo tra gli altri.[^] Venerdì è il giorno giusto per vendere pesce perché Barzio segue la tradizione di origine cristiana che in questo giorno della settimana non si mangia carne facendo memoria della morte di Gesù; pesce si trova anche nei negozi alimentari del paese. Di fianco, per la gioia dei bambini, caramelle!

Facendo torto ad altre bancarelle che non conosco direttamente, risalgo il mercato del venerdì di Barzio nella seconda fila principale, dove all'angolo si trova una grande bancarella di frutta e verdura.[^] In prossimità della barra che divide P2 da P3, sempre sulla destra, ancora due bancarelle di frutta e verdura,[^] a conferma che questi sono i prodotti principali di ogni mercato perché si consumano ogni giorno e si guastano in fretta, alternate da due camioncini, di una gastronomia con polli allo spiedo e patatine, e di formaggi.[^] Infine, altre bancarelle di casalinghi, un venditore di miele e uno che con un microfono intrattiene chi passa mostrando la validità di prodotti per la pulizia.

Le bancarelle del mercato in estate saranno più di cinquanta. Nel suo complesso il mercato di strada di Barzio offre prodotti di buon livello. I commercianti provengono dalla zona, la Valsassina e la provincia di Lecco, qualcuno della vicina provincia di Bergamo e dalla Brianza.

Il mercato del venerdì per Barzio e per me

Il mercato tradizionale del venerdì a Barzio è un appuntamento che anima il paese in tutte le stagioni. Per il mercato numerose persone vengono dai paesi vicini, Cremeno, Maggio, Cassina, Moggio, e persino da tutta la valle, l'economia, in particolare bar, negozi di alimentari e la farmacia, ne trae beneficio. Il mercato settimanale all'aperto, come avviene dappertutto, è un luogo di incontro e un modo per trascorrere un'ora della mattinata, che va oltre alla necessità di comprare. A volte, ci si sorprende incontrare vecchie conoscenze, e scambiare due parole.[^]

Nel periodo non estivo, nel quale il paese nei giorni infrasettimanali è vuoto, l'arrivo del mercato è il risveglio alla vita, che anticipa il weekend, quando Barzio, nelle giornate di bel tempo, sarà frequentato per la bellezza delle sue montagne e per lo sci ai Piani di Bobbio.

Anch'io, come tanti barziesi, valligiani, villeggianti, turisti, non mi perdo di fare un giro al mercato di Barzio del venerdì, persino rimandando camminate o gite ad altri giorni, o al pomeriggio. Passo un po' di tempo in mezzo a della gente, compro frutta, uova, formaggi, salame e miele.

Note

  1. Mauro Vezzoli (21 luglio 2016). "Anche l'estate 2016 inizia con una foto di P2 e del suo cartello di divieto di sosta venerdì 6.00-15.00 su tutta la piazza per mercato!". In Estate e P2 (Piazza del Mercato). [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2017.
  2. Mauro Vezzoli (5 agosto 2011- ). "Mercato tradizionale del venerdì di Barzio". [Album di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2017.
  3. Mauro Vezzoli. "Mercato tradizionale del venerdì di Barzio". [Album di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2017.
  4. Mauro Vezzoli (26 giugno 2015). "Lo stand del fioraio all'inizio del mercato del venerdì di Barzio.". In In giro per Barzio e Mercato tradizionale del venerdì di Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2017.
  5. Mauro Vezzoli (3 luglio 2015). "Bancarelle nel lato destro all'inizio del mercato, con articoli per la casa, come pentole e tazze.". In Estate e Mercato tradizionale del venerdì di Barzio. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2017.
  6. Mauro Vezzoli (24 luglio 2015). "La bancarella di frutta e verdura lungo la stradina di Località Cesura, al mercato del venerdì. I gestori sono bergamaschi, mi sembra di Almenno. Vengono a Barzio solo nei mesi di luglio e agosto. La frutta è spesso matura, va mangiata subito, i prezzi sono bassi. I meloni lisci sono dolcissimi.". In Estate, Mercato tradizionale del venerdì di Barzio e P2 (Piazza del Mercato). [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2017.
  7. Mauro Vezzoli (24 luglio 2015). "Un fiume di gente al mercato tradizionale del venerdì. Il tempo bello e caldo di questo luglio ha contribuito a far salire in montagna i turisti, molti dei quali risiedono stabilmente in estate in Valsassina, proprietari di una seconda casa o in affitto.". In In giro per Barzio. [Foto di Facebook]. Consultato il 23 agosto 2017.
  8. Mauro Vezzoli (3 luglio 2015). "Sempre tanta gente a Il Fritto - Il Fresco, il furgone che vende pesce in fondo al mercato del venerdì. Il merluzzo fritto piace alla mamma, che è un po' caro.". In In giro per Barzio. [Foto di Facebook]. Consultato il 23 agosto 2017.
  9. Mauro Vezzoli (3 luglio 2015). "Il bancone della frutta e verdura all'angolo del mercato di Barzio, dove di solito faccio spesa. La qualità dei prodotti di stagione, uva, fichi, ciliege, pesche, prugne, albicocche, è buona e il prezzo piuttosto basso. Gli esercenti sono della valle, alla mano, e si riforniscono in zona. Le uova sono ottime.". In In giro per Barzio e Mercato tradizionale del venerdì di Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2017.
  10. Mauro Vezzoli (5 agosto 2011). "Scorcio del mercato di Barzio, con un cliente che paga alla bancarella di frutta e verdura che precede Renzo Formaggi.". In In giro per Barzio. [Foto di Facebook]. Consultato il 23 agosto 2017.
  11. Mauro Vezzoli (5 agosto 2011). "'Il Formagiat' serve i turisti dal suo furgone. Il mercato del venerdì è il settimanale appuntamento di Barzio a cui non possono mancare paesani e villeggianti.". In In giro per Barzio e Mercato tradizionale del venerdì di Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2017.
  12. Mauro Vezzoli (3 luglio 2015). "Donne che parlano al mercato di Barzio.". In Estate e Mercato tradizionale del venerdì di Barzio. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2017.

domenica 28 giugno 2015

Torrente Fiumetta

English

La Fiumetta è un torrente che scende dalla costa del Monte Orscellera in Valsassina per sfociare dopo pochi chilometri nel torrente Pioverna Orientale, scorrendo interamente nel Comune di Barzio; la notorietà viene dall'attraversare il centro del paese.[^] Il regime è irregolare, l'acqua scorre in occasione di piogge e si esaurisce dopo qualche giorno.

Lungo il corso del torrente, nell'alveo o accanto, oppure su ponti che lo scavalcano, il Comune di Barzio ha posizionato una serie di cartelli gialli di autorizzazione allo scarico, così come fa per altri corsi d'acqua del paese, la maggior parte si leggono guardando verso valle. Sono utili anche per identificare la presenza di un torrente nei tratti coperti. Il formato dei cartelli è Comune di BARZIO autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.2006 scarico n. 2.X nome della valle, dove X è un numero. Per la Fiumetta, si legge scarico n. 2.X valle Fiumetta.

La Fiumetta in paese

Il torrente Fiumetta proviene dalla montagna scendendo ripidamente lungo il bordo di alcune case di Via Valtorta e passa sotto un ponte, dove alimenta il lavatoio comunale. Prosegue ripidamente lungo Via Rena tra due mura distanti circa due metri, scarico n. 2.8 e scarico n. 2.9. In prossimità della parte posteriore dell'edificio di Piazza Garibaldi 11 (Locanda di Mirò), il corso d'acqua va sottoterra. Una diramazione del torrente a monte, attraversa Via per Concenedo (scarico 2.1 valle Fiumetta) prima di un condominio alto e scende incanalato nel lato destro di Via Rena per unirsi al corso d'acqua principale sotto la piazza. In Piazza Garibaldi, angolo di Via Francesca Manzoni, si trova il cartello giallo Comune di Barzio autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.2006 scarico n. 2.2 valle Fiumetta. La Fiumetta attraversa Piazza Garibaldi sotto le case dei numeri civici 13-21, per uscire pochi metri dopo all'inizio dell'area pedonale lungo la Valle Fiumetta.
Due documenti sui lavori di manutenzione svolti nella piazza nella prima metà dell'Ottocento, quando era ancora la Piazza Comunale, ci tramandano come due tecnici chiamavano il corso d'acqua. Nel 1829, il perito Bartolomeo Combi nella sua relazione chiama il torrente la fiume, con genere femminile e in minuscolo. Nel 1842, per l'ingegnere Paolo Scandella è la Fiumicella.[^][^] Il torrente scorreva scoperto nella piazza, e un ponte la collegava a Via Francesca Manzoni, fino agli anni Trenta del Novecento quando fu tombato.

La Fiumetta, come viene chiamata il corso d'acqua dai barziesi, costeggia il primo tratto dell'area pedonale a destra, mentre a sinistra ci sono delle case. Il suo corso è piuttosto ripido, osservabile da Via Roma, tra Bar Gelateria Châlet (scarico 2.7) e Piccolo Bar.[^] Il torrente prosegue passando sotto Via Martiri Patrioti Barziesi, dove in direzione monte lo si può chiaramente vedere tra il termine delle prime case della via e la fermata del pullman che proviene da Lecco.[^] In direzione valle (sullo stesso palo, scarico 2.3 e 2.4[^]), il fiume scende chiuso tra due muri (scarico 2.5), andando decisamente a sinistra dove la Valle Fiumetta si allarga in piano per un centinaio di metri,[^] tra P2 (Piazza Mercato) e Tensostruttura, (scarico 2.6, 2.10 con 2.11[^]). Nel 2023, il prato incolto della valle[^] è stato cancellato per una pista artificiale per il divertimento con biciclette, che ha una coppia di nomi in inglese pump track & skill park. Al termine dell'area pedonale ricavata lungo il suo percorso, il torrente Fiumetta scorre tra P3 e il campo giochi della tensostruttura;[^] in Via Provinciale, all'ingresso-uscita del parcheggio, è osservabile verso monte da un ponte con ringhiere bianche.

La Fiumetta si sente scorrere nel paese quando ci sono forti piogge per la velocità con cui scende nel paese.[^][^] Per quanto ne so, l'acqua del torrente non ha mai creato problemi o danni.

Ultimo corso del torrente

Oltre Via Provinciale, la Fiumetta prosegue quasi in piano e nascosta, scorre vicino a località Conca Rossa con un alveo a curve, libero e largo. Qui raccoglie le acque del torrente che proviene da Cremeno, Torrente Berniga.[^] Poi, scende in una valle scoscesa con poca pendenza per un centinaio di metri, Valle Inscea, costeggiando località Coldognetta. Dopo aver incrociato la Strada Provinciale 64 Prealpina Orobica diramazione Barzio - Ponte Folla, il torrente Fiumetta sfocia nel Pioverna Orientale in località Mulino di Barzio.

Note

  1. Mauro Vezzoli (27 giugno 2012- ). "Torrente Fiumetta". [Album di Google Photos]. Consultato il 1 settembre 2017.
  2. Oriani, Federico (luglio 2015). "Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento" [PDF File]. Doc Player. Consultato il 1 settembre 2017.
  3. Oriani, Federico (luglio 2015). "Piazza Giuseppe Garibaldi". In 2 - Viabilità urbana barziese. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. pp. 36-39. Consultato il 1 settembre 2017.
  4. Mauro Vezzoli (8 luglio 2014). "Luglio 2014 è davvero molto piovoso. La Fiumetta si ingrossa delle acque provenienti dal Monte Orscellera e scorre con forza a valle. L'album di foto Torrente Fiumetta è in Google Photos nel mio account. In Blogger un post descrive lo scorrere del torrente in Barzio, pubblicato il 28 giugno 2015, modificato a settembre 2017 e a settembre 2019.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 1 settembre 2017.
  5. Mauro Vezzoli (29 luglio 2014). "Continua il luglio 2014 con forti piogge. Dopo la piena dell'8 luglio, un'altra il 29 luglio, persino più forte. Il torrente Fiumetta scorre a valle con forte velocità, ripreso dal ponte di Via Martiri Patrioti Barziesi.". In In giro per Barzio. [Foto di Facebook]. Consultato il 1 settembre 2017.
  6. Mauro Vezzoli (22 agosto 2013). "L'area pedonale da Via Martiri Patrioti Barziesi con il passaggio pedonale in cemento, il torrente, il cartello stradale e i due cartelli gialli del comune di Barzio, autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.06 scarico n.2.3 valle Fiumetta e sotto scarico 2.4.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 1 settembre 2017.
  7. Mauro Vezzoli (2 aprile 2013). "La Fiumetta all'inizio di aprile, fa freddo e c'è ancora della neve. Torno a Barzio per l'ultima 'invernale' della mia lunga stagione di salite ai Piani di Bobbio. Il paesaggio spoglio permette di ammirare la valle del torrente nel pendio sotto il Parcheggio 2.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta, In giro per Barzio, Primavera e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 1 settembre 2017.
  8. Mauro Vezzoli (1 settembre 2017). "I due cartelli dell'autorizzazione allo scarico del Comune di Barzio, 2.10 e 2.11 Valle Fiumetta, sotto il Parcheggio 2. Il cartello 2.11 è sopra 2.10. Scatto questa fotografia perché sto riscrivendo il testo degli album di foto che ho pubblicato su Blogger, Area pedonale lungo la Valle Fiumetta e Torrente Fiumetta. Ormai fotografo solo in rare occasioni perché ho realizzato che è quasi impossibile riuscire a dare una giusta collocazione a quelle che ho.". In Estate e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 1 settembre 2017.
  9. Mauro Vezzoli (27 giugno 2012). "Terza foto della Valle Fiumetta a Barzio scattate alle quattro del pomeriggio di 27 giugno 2012. La strada pedonale per Via Martiri Patrioti Barziesi da P3.". In Area Pedonale lungo la Valle Fiumetta, Estate e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 1 settembre 2017.
  10. Mauro Vezzoli (27 giugno 2012). "Torrente e Valle Fiumetta con lo sfondo del tendone della Tensostruttura. Con papà e mamma trascorro la mia vacanza estiva 2012 a Barzio. È il secondo anno, dopo che Riccardo ha comprato casa in Via Milano 30 alla fine dell'estate 2010. Mi viene l'idea di fotografe le vie e i luoghi di Barzio per avere un ricordo del paese e dei giorni trascorsi, la quale durerà parecchi anni. Allo stesso modo mi concentro sul Grignone, fotografando sentieri, baite, alpeggi, località e altri scorci. L'anno scorso il mio obbiettivo fu salire le montagne più significative della Valsassina.". In Estate e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 1 settembre 2017.
  11. Mauro Vezzoli (8 luglio 2014). "Il corso e l'acqua della Fiumetta lungo l'area pedonale dopo tanta pioggia. Impressiona il rumore dell'acqua contro le pareti del suo letto, un torrente che generalmente è calmo o senz'acqua.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 1 settembre 2017.
  12. Mauro Vezzoli (10 settembre 2017). "Persino un video del torrente che attraversa il centro di Barzio. Bisogna aspettare il 10 settembre per vedere tanta pioggia in un'estate avara di precipitazioni. Si sente l'acqua scorrere per la grande velocità con cui la Fiumetta scende e sbatte nel suo letto incanalato nel cemento e tra le case.". In giro per Barzio. [Video di Facebook]. Consultato il 10 settembre 2017.
  13. Oriani, Federico (luglio 2015). "Odonimi-toponimi". In 6 – Dai toponimi agli odonimi. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. p 170. Consultato il 1 settembre 2017.

Area pedonale lungo la Valle Fiumetta

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L'area pedonale lungo la Valle Fiumetta a Barzio in Valsassina costeggia il torrente Fiumetta per circa quattrocento metri, da Via Roma, pochi metri sotto Piazza Garibaldi, a Parcheggio 3 (Tensostruttura) o P3.[^]. L'area pedonale non ha un nome proprio, così posso dedicarla a Luca, il caro cugino di Torino scomparso prematuramente nel settembre 2019. Il percorso pedonale lungo la Fiumetta è stato disegnato per accorciare le distanze per chi si muove a piedi, in direzione del centro del paese, Via Martiri Patrioti Barziesi, i parcheggi e Via Milano. Il primo tratto, da Via Roma a Via Martiri Patrioti Barziesi, piuttosto ampio, c'è da tanti anni; strisce pedonali, dove c'è la fermata principale di Barzio dei pullman per Lecco e Taceno, lo collegano al secondo. L'area pedonale non è particolarmente attraente; è illuminata da pali, ogni palo ha un vaso di fiori, in estate sono gerani.[^]

Da Via Roma a Via Martiri Patrioti Barziesi

Accanto a Piccolo Bar di Via Roma, l'area pedonale scende in forte pendenza con una curva a S, proprio dove la Fiumetta sbuca dal tratto interrato di Piazza Garibaldi.[^] Sopra c'è la sagoma di Chalet Bar Gelateria, indirizzo Piazza Garibaldi 1, circondato dal suo verde giardino, che ha uno splendido albero esotico; un cancello secondario al giardino ammonisce con una targa Attenti al cane.[^]
La strada riservata ai pedoni è larga, la pavimentazione è costituita da grandi piastrelle di colore chiaro. La percorrenza della curva è agevolata da gradoni, che occupano la parte più ampia della sua larghezza.[^] La strada continua poi quasi rettilinea con la pendenza che diminuisce gradualmente. A lato, sulla destra, c'è una stretta aiuola con quattro panchine,[^] sulle quali non si siede nessuno, mentre a sinistra, accanto a case, il torrente scorre protetto da ringhiere intervallate da cemento.[^] Si arriva in breve all'incrocio di Via Martiri Patrioti Barziesi e alle strisce pedonali.

Questo è il tratto dell'area con maggiore passaggio, una scorciatoia tra il centro del paese e Via Martiri Patrioti Barziesi, e viceversa.

Da Via Martiri Patrioti Barziesi a P3 (Tensostruttura)

L'area pedonale lungo la Fiumetta oltre Via Martiri Patrioti Barziesi è molto più stretta, c'è lo spazio per due persone. Si incontra gente nel giorno di mercato. Il fondo è in cemento grezzo, di certo non la miglior pavimentazione per camminare.[^] Nel novembre 2020, per una spesa di 35.000 euro, è stata posata una nuova pavimentazione sintetica in graniglia di marmo, drenante e antiscivolo.[^][^]

All'incrocio con Via Martiri Patrioti Barziesi, su un palo c'è un cartello che segnala l'area pedonale e due cartelli gialli. Il primo è Comune di Barzio autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.2006 scarico n. 2.3 valle Fiumetta, e il secondo, uguale, con scarico 2.4.[^]
Il vialetto pedonale lungo la Fiumetta segue il percorso sinuoso del fiumiciattolo, che scende con poca pendenza a destra, imprigionato da due muri in una oscura profondità di tre metri. A protezione c'è una ringhiera in metallo nero a barre orizzontali. A sinistra, si incontra un condominio nello stile anni 80 e il suo giardino, a destra, il giardino di altre case. Dopo circa 100 metri, a sinistra, dove c'è una vecchia baita in pietra, un sentiero va a P2 (Piazza Mercato), lungo una decina di metri; di fronte, isolata, c'è una casa a tre piani con balconi abitati da villeggianti, Località Cesura 1. Dopo pochi metri, si interseca Via Clemente Buzzoni, unita da un ponte sul torrente. [^][^] Via Buzzoni termina in Via Milano, alla fine del rettilineo dell'oratorio, appena oltre la Banca Popolare di Sondrio.

Con vista più aperta e la Fiumetta tornata a sinistra per chi cammina in discesa, si arriva a una valletta con un prato* e un gruppo di piante isolate[^] che scende dalla parte inferiore del Parcheggio 2. Si prosegue fino al chiosco in legno con il bar della Tensostruttura, per finire, dopo un ultimo superamento della Fiumetta,[^] a P3.

* Nel 2023, chi cammina sul vialetto pedonale lungo il torrente Fiumetta non gode più dell'ambiente naturale del torrente perché la valletta è stata livellata, ma osserva la nuova Pump track & Skill park di Barzio,[^] in poche parole una pista artificiale con dossi e curve per bici, pattini a rotelle, monopattini.

Note

  1. "45.944913,9.4666936,336". Google Maps. Consultato il 9 agosto 2017.
  2. Mauro Vezzoli (13 agosto 2007- ). "Area pedonale lungo la Valle Fiumetta". [Album di Google Photos]. Consultato il 9 agosto 2017.
  3. Mauro Vezzoli (28 giugno 2015). "Da Via Roma, l'inizio dell'area pedonale in ripida discesa con i gradini. A settembre 2019 ho dedicato questo percorso pedonale a Luca, dopo la sua prematura morte.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta e Estate. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 agosto 2017.
  4. Mauro Vezzoli (2 agosto 2014). "L'elegante e caratteristico edificio di Piazza Garibaldi 1 dalla strada pedonale; al primo piano si trova la Gelateria Cremeria Châlet, che è a livello del terreno in Piazza Garibaldi. Un targa sul cancello verde del suo giardino curato avverte Attenti al cane.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta e Estate. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 agosto 2017.
  5. Mauro Vezzoli (24 agosto 2013). "Il tornante della strada pedonale prima di Via Roma; sullo sfondo l'albero esotico, genere Araucaria, del giardino dello Chalet Bar. La salita è agevolata da gradini spaziosi.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  6. Mauro Vezzoli (9 settembre 2014). "Le quattro panchine di legno lungo l'area pedonale tra Via Martiri Patrioti Barziesi e Via Roma. Raramente si siede qualcuno.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  7. Mauro Vezzoli (8 luglio 2014). "Luglio 2014 è davvero molto piovoso. La Fiumetta si ingrossa delle acque provenienti dal Monte Orscellera e scorre con forza a valle. L'album di foto Torrente Fiumetta è in Google Photos nel mio account. In Blogger un post descrive lo scorrere del torrente in Barzio, pubblicato il 28 giugno 2015, modificato a settembre 2017 e a settembre 2019.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta, Estate, In giro per Barzio e Torrente Fiumetta. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 agosto 2017.
  8. Redazione (19 agosto 2020). "Barzio: 100 mila euro dalla Regione, ecco come saranno impiegati.". Lecco Notizie. Consultato il 15 settembre 2020.
  9. Redazione (7 novembre 2020). "Barzio: interventi al cimitero e al vialetto pedonale della Fiumetta". Valsassina News. Consultato il 15 giugno 2021.
  10. Mauro Vezzoli (26 agosto 2021). "Come è bello camminare a Barzio sulla nuova pavimentazione sintetica in graniglia di marmo del vialetto pedonale.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta e Estate. [Video di Google Photos]. Consultato il 26 agosto 2021.
  11. Mauro Vezzoli (22 agosto 2013). "L'area pedonale da Via Martiri Patrioti Barziesi con il passaggio pedonale in cemento, il torrente, il cartello stradale e i due cartelli gialli del comune di Barzio, autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.06 scarico n.2.3 valle Fiumetta e sotto scarico 2.4.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  12. Mauro Vezzoli (14 gennaio 2013). "A metà gennaio 2013 decido di trascorrere qualche giorno nel paese in Valsassina che ci è caro, situato a circa 800 metri di altitudine. Con la mia scarsa ma efficace macchina tascabile Sony DSC-W510 fotografo l'area pedonale dal ponticello sul torrente Fiumetta che la unisce a Via Clemente Buzzoni. In inverno la vegetazione spoglia lascia la visuale al paesaggio e alle distanze.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta e Inverno. [Foto di Google Photos]. Consultato il 9 agosto 2017.
  13. Mauro Vezzoli (1 luglio 2015). "La strada pedonale lungo la Valle Fiumetta con la serie di pali della luce e la casa verde di Via Buzzoni. Mai che io scatti una fotografia con persone!". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  14. Mauro Vezzoli (2 aprile 2013). "La Fiumetta all'inizio di aprile, fa freddo e c'è ancora della neve. Torno a Barzio per l'ultima 'invernale' della mia lunga stagione di salite ai Piani di Bobbio. Il paesaggio è spoglio e permette di ammirare la valle del torrente nel pendio sotto il Parcheggio 2.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  15. Mauro Vezzoli (14 gennaio 2013). "Bella foto con luce invernale del ponticello sul torrente Fiumetta per il Parcheggio 3 di Barzio.". In In giro per Barzio. [Foto di Flickr]. Consultato il 9 agosto 2017.
  16. Mauro Vezzoli (2 agosto 2023). "La pista per le biciclette accanto ai parcheggi è la nuova attrazione di Barzio. Turisti che camminano lungo la pedonale del torrente si fermano ad osservare i numerosi bambini e ragazzi che girano nella pump track. Nel prato della Valle Fiumetta demolito dalla ruspe, in cui c'era un piccolo gruppo di alberi, rimane solitaria una betulla, non abbattuta forse perché su un terreno privato.". In Area pedonale lungo la Valle Fiumetta, Estate e Pump track & Skill park di Barzio. [Foto di Google Photos]. Consultato il 2 agosto 2023.