venerdì 5 settembre 2025

Palazzo Manzoni

English

Palazzo Manzoni è un edificio storico di Barzio, da secoli il più prestigioso del paese della Valsassina. Il palazzo tardo seicentesco fu la prima delle residenze dei Manzoni, una nobile famiglia arrivata alla fine del Cinquecento dalla confinante Val Taleggio, dalla quale discese il celebre scrittore Alessandro. Successivamente, nell'Ottocento e Novecento, il palazzo appartenne alla famiglia Baruffaldi originaria di Cortenova. Dal 1982, Palazzo Manzoni è di proprietà del Comune di Barzio, sede del municipio e della biblioteca comunale. Secondo una targa posta all'ingresso, Palazzo Manzoni è monumento nazionale dal 1930.

Il palazzo è nascosto nel centro storico di Barzio nella stretta Via Alessandro Manzoni, al numero 12, a pochi metri di distanza da Piazza Garibaldi. L'edificio a due piani occupa una superficie quadrata non grande, circa 20 metri per lato, con un cortiletto interno. La facciata del palazzo alta un piano è dipinta di rosa pallido, si entra da un porta in legno salendo due gradini.[^] Testimonianza storica è un medaglione di Tranquillo Baruffaldi, discendente della famiglia proprietaria dell'edificio, volontario tra i Mille della famosa spedizione di Giuseppe Garibaldi. Inoltre, Via Baruffaldi è il proseguimento di Via Manzoni che lambisce il palazzo.

Storia

Il palazzo fu abitato alla fine del Cinquecento dal capostipite dei Manzoni Giacomo Maria, che si sposò con Elisabetta Caseri, dalla quale ebbe tre figli, Giovanni Angelo, Pasino e Pompeo. Il bene finì al primogenito di Pasino, Giacomo Maria, nato a Barzio l'11 gennaio 1576, che si trasferì a Caleotto di Lecco, come attesta un documento del 1612.[^] La storia di Palazzo Manzoni si intreccia con la più famosa Villa Manzoni a Caleotto costruita nel 1621, dove vissero anche gli eredi di famiglia. Nipote di Giacomo Maria fu Pietro Antonio, nonno di Pietro, il padre dell'autore dei Promessi Sposi. Nel 1798, Pietro Antonio abbandonò definitivamente Palazzo Manzoni di Barzio,[^] che fu venduto alla famiglia Rossi. Alessandro Manzoni, nato nel 1785, mai abitò il palazzo, né andò a Barzio. In breve tempo, nei primi dell'Ottocento, subentrò la famiglia Baruffaldi di Cortenova, che lo mantennero per quasi due secoli. Il primo proprietario fu Alfonso Baruffaldi con la moglie Caterina Mazzini.[^] Al tempo dell'Unità di Italia, uno dei locali fu affittato per ospitare la prima sede municipale di Barzio. Nel 1973, la struttura fu ceduta alla parrocchia, che istituì una biblioteca; il Comune di Barzio lo rilevò nel 1982. Dopo i restauri dell'architetto Bruno Bianchi, il primo piano divenne la sede del municipio.

Architettura

L'ingresso principale avviene da un portone ligneo, contornato da un pregevole portale settecentesco in pietra,[^] sulla strada stretta avanzano due gradini, difronte c'è un parcheggio per quattro macchine. Sulla facciata spicca su sfondo grigio il medaglione di Tranquillo Baruffaldi, con la lapide a destra: A Tranquillo Baruffaldi campione della virtù valsassinese tra i Mille I mentori convalligiani qui nella casa ov'egli nacque XX Settembre MCMVIII.[^] A destra del portone in legno, sotto la targa del numero civico 12, sono state installate due piastre dorate, Casa Comunale e Biblioteca Comunale;[^] a sinistra, un'altra, di colore grigio metallizzato: Palazzo di Pasino Manzoni. Prima fra le residenze dei Manzoni fu abitato negli ultimi anni del Cinquecento dal capostipite Giacomo e rimase alla discendenza del figlio Pasino (da cui discenderà Alessandro Manzoni) Dal 1930 l'edificio è Monumento Nazionale, lo stemma comunale e Comune di Barzio. Nonostante qualsiasi articolo di giornale su Palazzo Manzoni a Barzio riporti questa notizia, nessuno cita il regio decreto; è perlomeno singolare che Palazzo Manzoni del paese di montagna sia diventato monumento nazionale prima della più prestigiosa Villa Manzoni di Lecco, che divenne monumento nazionale nel 1940.

Il cortile interno ha un muro che separa il palazzo da via Scandella, dove c'è un ingresso secondario, davanti il palazzo è a due piani; a sinistra, un porticato a crociera su pilastri dove ci sono locali. Entrati dall'ingresso principale, subito a sinistra il locale di maggiore pregio, alcune finestre si aprono verso la via. La Sala Civica fu decorata nell'Ottocento su ordine dei Baruffaldi, con la volta ad affreschi di gusto tardo barocco, le porte dipinte e lo stemma inciso nel camino marmoreo secentesco. Questa stanza, nella quale fino a metà del Novecento, c'erano degli affreschi dei Manzoni, viene utilizzata dal Comune per eventi istituzionali, come la consegna di benemerenze,[^] e incontri culturali di un certo rilievo. Gli altri locali del pianoterra, sia sotto sia fuori il porticato, ospitano associazioni locali. Nel porticato si trova lo stemma manzoniano e un pozzo con un timpano classicheggiante.[^]

Salendo una scala, al primo piano hanno sede gli uffici del Comune di Barzio,[^] telefono 0341 996125, e-mail: info@comune.barzio.lc.it, con tre soffitti elegantemente dipinti in epoche diverse. Al secondo piano, a sinistra, la biblioteca comunale, mentre a destra c'è un'ampia stanza con le finestre che si aprono sul cortiletto. Nella parte posteriore di questo ultimo piano si estende un vasto giardino, considerando le dimensione dell'edificio, il quale viene utilizzato come luogo di lettura. Dall'esterno, si intuisce la sua presenza sopra il muro in pietra di Via Scandella.

Biblioteca

L'intraprendenza di don Alfredo Comi, il parroco del paese quando nel 1973 Palazzo Manzoni passò dai Baruffaldi alla parrocchia, dotò Barzio in breve tempo di una biblioteca, che aprì nel 1975 nel piano terreno del palazzo. Don Alfredo raccoglieva libri e documenti di Alessandro Manzoni di cui era un appassionato estimatore, nella collezione ci sono rare e prime edizioni dei Promessi Sposi, sia della cosiddetta ventisettana (del 1827), sia della stesura definitiva, la quarantana, ossia del 1840. Il prete continuò questa attività per più di vent'anni. Nel 2006, donò tutto alla biblioteca di Barzio, che costituì un fondo manzoniano; esso consta di più di 1300 volumi.[^] Dal 1994, la bella biblioteca si trova al secondo e ultimo piano del palazzo, composta di quattro ambienti. Più di recente, la biblioteca è diventata un ente capace di vivacizzare la cultura, promuovendo e organizzando regolarmente eventi.

Eventi culturali

Il palazzo del Seicento, che fu dei Manzoni e nei secoli più volte ospitò l'amministrazione comunale, è oggi un luogo adatto per ospitare eventi culturali e intrattenere la gente. D'estate è preferibile stare all'aperto, e allora la sede naturale è il cortiletto, il relatore di solito conduce la serata nel porticato a crocevia su pilastri, dove c'è lo stemma dei Manzoni e il pozzo. Ricordo la serata dell'estate 2023 "Le stelle di Dante. L'astronomia nella Divina Commedia"[^] del divulgatore scientifico e responsabile della programmazione del Planetario di Lecco Loris Lazzati, che interpretò alcuni dei numerosi riferimenti astronomici presenti nel poema in base alle conoscenze scientifiche sulla posizione delle stelle. C'era la simpatica iniziativa, che si ripeteva ogni anno il primo sabato mattina di settembre, ultimo giorno degli eventi dell'estate barziese, di radunare la gente con la rassegna dei caviadini o cabiadini,[^] il famoso biscotto della valle. La dimostrazione pratica di taglio dell'impasto avveniva nel porticato,[^] mentre gli assaggi nelle varietà dei diversi forni locali era all'ultimo piano del palazzo, che si apre su un giardino.

Note

  1. Mauro Vezzoli (29 gennaio 2013- ). "Palazzo Manzoni". [Album di Google Photos]. Consultato il 19 luglio 2025.
  2. "Giacomo Maria Manzoni". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 19 luglio 2025.
  3. "Palazzo Manzoni (Barzio)". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 19 luglio 2025.
  4. Oriani, Federico (luglio 2015). "Via Alessandro Manzoni". In 2 - Viabilità urbana barziese. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. pp. 40-41. Consultato il 19 luglio 2025.
  5. "Palazzo Manzoni a Barzio". Montagne Lago di Como. Consultato il 19 luglio 2025.
  6. Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Medaglione di Tranquillo Baruffaldi sulla facciata di Palazzo Manzoni. A Tranquillo Baruffaldi campione della virtù valsassinese tra i Mille I mentori convalligiani qui nella casa ov'egli nacque XX Settembre MCMVIII. La famiglia Baruffaldi fu proprietà dell'edificio nell'Ottocento e fino al 1972, quando fu ceduto alla parrocchia di Barzio. Sto fotografando perché ho appena pubblicato Palazzo Manzoni su Blogger.". In Centro storico di Barzio, Estate, Palazzo Manzoni e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
  7. Mauro Vezzoli (27 agosto 2013). "Le due placche dorate di Via Alessandro Manzoni 12, Casa Comunale e Biblioteca Comunale.". In In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Flickr]. Consultato il 19 luglio 2025.
  8. Redazione (6 gennaio 2025). "Barzio. Consegnate le benemerenze a Paola Pozzoni e Gianfranco Polvara". Valsassina News. Consultato il 19 luglio 2025.
  9. Franchi, Rosalba (maggio 2023). "Manzoni, Lecco e la Valsassina". Vie storiche. Consultato il 19 luglio 2025.
  10. "Comune di Barzio". www.comune.barzio.lc.it. Consultato il 19 luglio 2025.
  11. (29 settembre 2024). "BARZIO – PALAZZO MANZONI". Rotary Meda. Consultato il 19 luglio 2025.
  12. RedBar (6 agosto 2023). "Barzio, dieci giorni di eventi: si inizia domani con le “Stelle di Dante”". Lecco Notizie. Consultato il 19 luglio 2025.
  13. (29 agosto 2017). "Barzio e i caviadini, sabato la rassegna dei biscotti tradizionali. Dimostrazioni e assaggi". Valsassina News. Consultato il 19 luglio 2025.
  14. Mauro Vezzoli (1 settembre 2018). "Marta Gianola di Primaluna e Antonio Passoni della famosa pasticceria di Barzio insegnano nel Palazzo Comunale come fare i cabiadini. I numerosi villeggianti e turisti ascoltano e guardano con attenzione, tra loro c'è anche mamma che mi guarda.". In Centro storico di Barzio, Estate, Palazzo Manzoni e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 19 luglio 2025.

Nessun commento:

Posta un commento