Piazza Garibaldi è la piazza del centro di Barzio,
Piazza Giuseppe Garibaldi è vagamente circolare, di estensione modesta, in posizione privilegiata, a 769 metri di altezza, quasi pianeggiante, in cima a un pendio; verso valle, che è a ponente, essa gode dello splendido scenario delle Grigne, più del Grignone rispetto alla Grignetta, a levante è chiusa dalla costa della montagna che sale ripida verso Pequeno e Piani di Bobbio. La piazza è un crocevia, perché convergono Via Roma, Via Ippolito Manzoni, Via Alessandro Manzoni, Via Rena, Via Francesca Manzoni; il flusso maggiore di veicoli proviene dalla salita di Via Roma. I locali della piazza identificano il paese per il commercio e il turismo, due negozi multipiano di articoli sportivi, Sorgente Sport e Marocco Sport, tre bar caffetteria, Châlet, Bar Sport, Bar Principe, un ristorante, la Locanda di Mirò, l'Alimentare Milano. La vita di chi frequenta la piazza è disturbata dal passaggio di macchine e furgoni. In due spazi davanti ai locali pubblici è concesso il parcheggio, che restringe ulteriormente la piazza, abituale è il parcheggio in divieto di sosta. L'arredo urbano è tipico di un luogo turistico curato e pulito, pavimentazione in pavé intervallato da ciottoli e vasi di fiori, con coloratissimi tagete, arancioni e gialli, e rosse begonie, attorno al monumento ai caduti lo spazio è pedonale,
Monumento ai caduti di Barzio
In Piazza Garibaldi spicca un leone a più di due metri di altezza, come non potrebbe? Il leone è una statua in bronzo sopra un sasso di colore ruggine, elemento principale del monumento ai caduti di Barzio, che inclinato di poco verso l'alto fissa con sguardo che non si può dire se altero o attonito le case basse e più vecchie della piazza. Il monumento ai caduti di Barzio è in una piccola area pedonale rialzata chiusa da due lunghe catene di metallo appese a piloncini di granito, sulla pavimentazione lo stemma di Barzio, attorno un piccolo cipresso, un acero rosso, lateralmente una grande panca e dietro due più piccole. Il monumento appoggia su un basamento di pietra e marmo bianco, dove d'angolo ci sono due epigrafi: Barzio ai suoi caduti e tre versi di Renzo Buzzoni, Ruggi non domo ed eco fa il Pioverna / forte nell'ugne il tricolor serri / simbol che nostra fe' nel bronzo eterna. Sul sasso, accanto agli artigli del leone, la punta di quella che sembra essere una bandiera in bronzo. Simbolicamente il leone con coraggio e forza difende il tricolore, ossia l'Italia. La statua in bronzo è opera di Giuseppe Mozzanica. Dietro il leone si alza una stele in granito alta pochi metri, con due bassorilievi in bronzo, in direzioni opposte di Michele Vedani: nel primo, dietro la testa del leone, una donna bacia un soldato che sta partendo per la guerra e alla gonna si aggrappa un bambino, nell'altro un soldato alza una bandiera. In direzione monte, su tre lapidi bianche inclinate in rosso sono stampati i nomi dei caduti di Barzio nelle recenti guerre, un soldato caduto nella guerra d'Africa 1896, i caduti nel primo conflitto mondiale 1915-1918 e nella seconda guerra mondiale, 1940-1945.
Bar, gelaterie, ristoranti, negozi di alimentari e di articoli sportivi, altri
Piazza Giuseppe Garibaldi deve la sua vitalità alla posizione e ai numerosi locali pubblici
Châlet
In posizione dominante verso valle nella centralissima piazza di Barzio, Piazza Garibaldi 1 Telefono 0341 996123, splende l'elegante edificio Châlet, che è ristorante, pizzeria, bar, gelateria, cremeria
Sorgente Sport
Sorgente Sport in Piazza Garibaldi 2, sorgentesport.com, tel. 0341 910225, è più di negozio di articoli sportivi, perché c'è assortimento per vestire casual, casalinghi, elettrodomestici oltre a un laboratorio di riparazione sci; insomma a Barzio ci si ingegna abbinando l'abbigliamento al fabbisogno delle case dei villeggianti. L'edificio è a sè stante, a destra dello Châlet, sufficientemente distanziato, gli unici due nel lato della piazza a valle; il tetto è in lamiera e sopra Sorgente Sport in rosso. Il negozio è su due piani, al piano terra l'ingresso con due vetrine, di lato a sinistra cinque, Saldi attirano l'attenzione. Chi pratica sport o va in montagna può valutare i prezzi prima di entrare dei numerosi marchi di scarpe e scarponi, così come per giacche, magliette, pantaloncini, calze. Esposte ci sono bici, sdraio e bombole del gas, infatti molte case a Barzio o dintorni non hanno la fornitura del gas; le bombole sono vendute senza effettuare consegna e allacciatura. Entrando nello spazioso locale, accolti da gentili commesse, sia articoli sportivi sia capi per vestire tutti i giorni. Scarpe, scarponi, abbigliamento per correre e per andare in bici sono al piano di sotto, seminterrato rispetto alla piazza, ma non rispetto a valle perché il terreno è più basso. Al piano inferiore si può accedere anche dall'esterno del negozio con una scala protetta da una tettoia di plexiglass, su un cartello bianco appoggiato a terra, frigo, cucine, lavatrice, prezzo ok, su un altro Gratis consegna. Davanti al negozio, due dissuasori di sosta in cemento a forma di panettone dipinti di arancione e il piccolo furgone bianco Piaggio del proprietario.
Marocco Sport
Attraversata da Sorgente Sport sulle strisce pedonali Via Ippolito Manzoni, che scende con lieve pendenza a sinistra, si trova un grande edificio a tre piani dipinto di bianco, che occupa tutto il lato nord di Piazza Garibaldi e gira in Via Alessandro Manzoni, più due finestre verso ovest; sopra il primo piano c'è una balconata. Al piano terreno e al primo c'è Marocco Sport, indirizzo Piazza Garibaldi 3 e Piazza Garibaldi 4, maroccosport.it, telefono 0341 996 191, un negozio specializzato di articoli sportivi, abbigliamento, accessori e attrezzature, con cinque vetrine per piano. Il nome è scritto sull'insegna sopra il negozio in bianco su sfondo verde, così come sulle tende che riparano dal sole, lo stesso colore delle persiane della casa. Il piano terreno è lungo uno stretto portico in cui fuori dalle vetrine ci sono file di scarpe per la montagna, che per il profano sono ormai indistinguibili da qualsiasi scarpa per correre, scarponi, zaini. Davanti al negozio c'è una piccola area protetta dal passaggio di veicoli, dove i commessi ogni mattina espongono numerose biciclette in piedi su rastrelliere che ritirano alla chiusura del negozio, tra cui le costose e-bike, le due ruote si possono anche noleggiare. D'inverno a Barzio non possono non essere mostrati gli sci, in vendita o a noleggio, perché sopra al paese ci sono gli impianti di Piani di Bobbio. Al piano terra, sotto la sede stradale di circa mezzo metro, tantissime scarpe, per la corsa, la montagna, con i più recenti modelli, e scarpe più eleganti. Di rilievo il laboratorio specializzato per l'assistenza e riparazione di bici e sci. Il piano superiore è accessibile dall'interno del negozio con una scala o con pochi gradini dalla strada perché la piazza per quanto di poco è in pendenza, dove ci sono quattro o cinque bombole del gas verde, civico 4. Si può scegliere abbigliamento tecnico per la montagna o per vestire tutti i giorni coi migliori marchi. A cavallo della fine dell'area pedonale e parallelamente a Via Alessandro Manzoni parcheggia la macchina rossa di Marocco Sport Rinascenza. La proprietà si chiama Marocco Sport La Rinascenza sas di Arrigoni Neri Gianfranca e C;
Piazza Garibaldi 5 e Piazza Garibaldi 6
Continuando il giro di Piazza Giuseppe Garibaldi secondo il movimento delle lancette di un orologio, lasciato Marocco Sport e attraversata la stretta Via Alessandro Manzoni da cui i veicoli si immettono nella piazza, sono lungo gli edifici a monte. Appesa a un muro una bacheca di Dimore Agenzia Immobiliare di Barbara Locatelli,
In Piazza Garibaldi 5, un edificio bianco a due piani con balconi più una finestra sopra in vendita da dieci anni con una saracinesca chiusa sulla strada, che molti ricordano essere stato l'ufficio postale di Barzio, il quale si è spostato solo di qualche metro, in Via Alessandro Manzoni 4. Rimane nella stessa posizione la casella postale rossa dove imbucare la corrispondenza. Qui anche numerosi cartelli, uno è quadrato su sfondo bianco, Palazzo Manzoni con tre voci, accanto alle quali c'è un disegno: Uffici Comunali, Polizia Municipale e Biblioteca a sinistra; il palazzo dista appena cinquanta metri. Sopra a questo due frecce marroni, Palazzo Manzoni Museo M. Rosso Itinerario LC0102 a sinistra e Chiesa S. Alessandro Itinerario LC0101 a destra; poi anche Valsassina Ski Team (presso Municipio)
In Piazza Garibaldi 6, un altro locale che non trova chi vuole intraprendere un'attività commerciale, che deriva dalla posizione defilata e da un turismo che dura solo due mesi in estate e dieci giorni a Natale. La casa è stretta e a due piani, disabitata, il balcone è al secondo piano. Le vetrina è sfruttata a scopo pubblicitario con pannelli e una installazione digitale che scorre con delle scritte. Così Piazza Garibaldi vive di Piani di Bobbio perché Martino Sport dal 1966
Bar Sport
Spostandomi verso il centro della piazza, senza che ci sia soluzione di continuità tra gli edifici, ecco una casa rosa a due piani con tre persiane bianche per piano, un lungo balcone è solo al secondo. Sopra il vecchio portone in legno nella facciata in pietra di Piazza Garibaldi 7 c'è la storica targa odonomastica Piazza G. Garibaldi risalente probabilmente ai primi del Novecento.
Bar Principe e La Locanda di Mirò
Mi sposto sulla destra della piazza oltrepassando un passo carrabile, Piazza Garibaldi 9, dentro ci sono posti auto privati. Più a monte rispetto all'edificio di Piazza Giuseppe Garibaldi 8, una lunga casa abitata di tre piani, che ha la particolarità di avere il balcone del primo piano che prosegue verso un edificio che sporge più in fuori rispetto alla casa, di un solo piano e con il tetto spiovente. Al secondo e terzo piano della prima parte della casa, due balconi più piccoli, come i precedenti hanno stecche in legno. La parte laterale dell'edificio si estende per una decina di metri e con numerose finestre in Via Rena; i muri costeggiano il corso del torrente Fiumetta, il quale incrociando il palazzo prosegue sotto la sede stradale.
In Piazza Garibaldi 10, per il Bar Principe, telefono 0341 997350, si salgono tre gradini per entrare nel locale o rimanere fuori sul terrazzo o balcone rialzato da cui pendono gerani curati. Il locale ha quattro vetrine rivolte verso la piazza, sopra la tenda parasole, distanziate, tre voci Caffetteria Gelateria Bar Principe. Sul muro all'ingresso c'è uno stemma araldico e due lavagne nere, Wine Bar Aperitivi della casa Tavola fredda e Granite fredde Gelato di produzione artigianale. Sulla vetrina più a destra, in grande Tavola Fredda e sotto panini piadine toast.
Nella costruzione di destra del palazzo, in una tipica costruzione a chalet finalmente si può pranzare o cenare in Piazza Garibaldi. La locanda di Mirò ha due sale interne e cinque tavoli all'aperto, protetti da divisori in plexiglass, per avere posto bisogna prenotare perché i coperti non sono sufficienti a soddisfare le richieste. La prima sala è di medie dimensioni, la seconda piccola; le finestre laterali sono affacciate su Via Rena. Sul vetro a sinistra dell'ingresso cantina food & music pizzeria, quello di destra ripete, senza troppa fantasia, steakhouse food & music pizzeria; sulla base di un balconcino circolare del primo piano, Restaurant. Il ristorante di Piazza Garibaldi 11, lalocandadimiro.com, telefono 0341 911125, è specializzato nella preparazione di piatti a base di carne, pietanze tipiche di montagna e ottime pizze.
Ufficio turistico di Barzio
Superato l'incrocio della ripida Via Rena, dove sull'asfalto c'è Stop ma non le strisce pedonali, in un angolo della piazza del patriota morto a Caprera nel 1882, sotto un balcone panoramico laterale alla chiesa parrocchiale di Barzio, in Piazza Garibaldi 12, c'è l'ufficio turistico di Barzio,
Cartoleria giornali libri giocattoli dischi
Continuando a girare la piazza in senso orario sono finito in un angolo nascosto, accanto alla vasca in pietra che ha l'acqua alta una trentina di centimetri, un chiosco che vendeva giornali, difficile trovare qualcuno che lo ricordi aperto perché sono passati tanti anni. Quotidiani e riviste si possono acquistare nel negozio accanto, sopra all'ingresso una insegna datata, Cartoleria in mezzo, a fianco più in piccolo giornali libri giocattoli dischi, sulla casa altre tre, Il Giorno, La Provincia di Lecco, La Gazzetta di Lecco e Provincia. L'entrata è d'angolo a Piazza Giuseppe Garibaldi, nella casa a tre piani di Via Francesca Manzoni 1 che sporge sulla piazza; dall'aspetto potrebbe essere la più recente di tutte, costruita forse negli anni 60. Il negozio è grande, ha cinque vetrine, tre salgono in Via Manzoni. La Bottega di Pegth, così si chiama l'attività ora, ha tante cose carine che si possono trovare oggi in un'edicola e in una cartoleria, e offre alcuni servizi, come fotocopie e ritiro pacchi.
Lascio la piacevole vista della strada stretta in salita di Via Francesca Manzoni, ovviamente a senso unico, dalla piazza alla via, indicato anche dalla freccia su un palo. Sullo stesso, un cartello stradale strettoia 2 metri, un cartello giallo Comune di Barzio autorizzazione allo scarico n. 135 del 22.03.2006 scarico n. 2.2 valle Fiumetta (significa che tombato scorre il torrente!) ed un altro con una telecamera di sorveglianza. Di fianco, lungo un muro laterale di una casa gialla, una bacheca ANA Barzio (Associazione Nazionale Alpini Gruppo di Barzio).
Alimentare Milano
Nel lato sud della piazza, tre case di simile fattura, finestroni, persiane, balconi, impreziositi da vasi, principalmente di gerani, che guardano a ovest verso il Grignone e a nord verso il Monte Angelone. Sono gli edifici più antichi della piazza, noti anche come case Buzzoni e Arrigoni, il cognome delle famiglie proprietarie nei secoli scorsi; la prima, dipinta di giallo, è quella appena discesa. Gli abitanti entrano da un porticato in Via Francesco Manzoni 4, dietro la piazza.
Una porta più in basso del marciapiede di tre gradini è Piazza Garibaldi 13, che non è altro che un locale del negozio accanto, a cui accedono solo i proprietari. Poi, ecco L'Alimentare Milano di Piazza Garibaldi 14, chi non lo conosce? È qui dal 1951,
tagli e dettagli
La casa successiva è a tre piani, la larghezza delle case di questo lato della piazza dedicata al patriota di origine ligure è modesta, quella di due locali con porte finestre sul balcone a ringhiera. L'edificio è dipinto di bianco, i balconi ingentiliti da vasi di geranio migliorano l'aspetto della piazza. Le due vetrine di Piazza Garibaldi 15 ospitano un parrucchiere, tagli e dettagli uomo donna by Grazia,
Gelateria Pepi
La terza casa del lato sud di Piazza Giuseppe Garibaldi è a due piani, marroncina con decorazioni, balconi con stecche marroni, quello del primo piano ha una sola porta finestra. In Piazza Garibaldi 16, una porta in legno. In Piazza Garibaldi 17, Gelateria Mister Pepi, che occupa lo spazio di una vetrina. La gelateria artigianale ha aperto da pochi anni,Completo il giro di 360° della piazza attraversando le strisce pedonali che tagliano la strada in salita di Via Roma per tornare davanti allo Châlet e alla criniera del leone in bronzo.
Piccolo spazio pedonale davanti a Marocco Sport con belle siepi
Davanti al numero 3 e 4, in corrispondenza delle vetrine di Marocco Sport, c'è un piccolo spazio pedonale che passa inosservato ma è gradevole e ben progettato. La parte più prossima al negozio di articoli sportivi viene utilizzata dall'attività commerciale stessa per esporre bici, salendo verso il numero 4 ci sono arbusti di varie specie tagliati e lavorati perché non siano più alti di un metro, creando una composizione di siepi invidiabile. Allontanandosi, un marciapiede in pavè,
Viabilità
Prima del Novecento la piazza era essenzialmente un luogo in cui si incrociavano strade, senza commercio, con le case più nobili nelle strade vicine. La piazza assunse maggiore importanza con due nuove strade verso valle, l'apertura di Via Ippolito Manzoni a fine Ottocento e di Via Roma nel 1930, un nuovo collegamento per Cremeno, e l'allargamento per il monumento ai caduti nel 1923 e dello spazio dove c'è ora il bar gelateria Châlet poco tempo dopo. Le due più recenti strade sono ora le due direzioni principali di veicoli della piazza centrale di Barzio, le altre sono Via Alessandro Manzoni, Via Rena, Via Francesca Manzoni, per un totale di cinque! La circolazione dei veicoli è subordinata a Piazza Giuseppe Garibaldi; escluso Via Rena, le altre quattro hanno numerose attività commerciali, che insieme alla piazza costituiscono il centro storico ed economico di Barzio.
I veicoli che salgono in piazza dalla strada a senso unico sufficientemente larga di Via Roma, dove è parcheggio su un lato, aggirano il monumento ai caduti e scendono a senso unico in Via Ippolito Manzoni oppure girano a destra per Via Rena o Via Francesca Manzoni. In verità, è sconsigliato andare in macchina in piazza perché i parcheggi sono pochissimi e l'uscita è per vie strette, con pedoni di lato e in mezzo, o ripide. Ci sono altri due ingressi in piazza, altrettanto da evitare: la strettissima Via Alessandro Manzoni, da Via Dante o scendendo dal Cimitero alla Robiasca, e la ripida Via Rena, a doppio senso di marcia, dove in cima c'è un piccolo parcheggio e la strada continua a salire o scendere come Via per Concenedo. I veicoli da Via Alessandro Manzoni possono scegliere di curvare a destra per Via Ippolito Manzoni o attraversare la piazza, che per un brevissimo tratto diventa così a due sensi di marcia, incrociando quelli di Via Roma o Via Rena che vanno verso Via Ippolito Manzoni. Due macchine affiancate non ci stanno, almeno ci sono due cartelli dare precedenza per chi da Via Roma gira a sinistra o a destra nella piazza, dove finisce lo spazio del monumento ai caduti, e in senso opposto due di divieto di accesso. Tutto questo mentre i pedoni camminano in mezzo alla piazza della località più turistica della Valsassina. Almeno è chiaro che i veicoli dalla piazza, dedicata al generale nato a Nizza nel 1807, verso Via Alessandro Manzoni non ci possono proprio andare per un vistoso cartello rosso e bianco di divieto di accesso e uno blu, freccia a sinistra, su un palo quasi contro il muro di Marocco Sport, che in verità andrebbe arretrato di qualche metro prima delle siepi e del marciapiede. Dall'altro lato della piazza, a destra, d'angolo, la stretta, e come non poteva esserlo in un centro storico, Via Francesca Manzoni, il più antico collegamento per Cremeno, a senso unico in salita, seguendola per un centinaio di metri si incontra l'ingresso della chiesa parrocchiale di Sant'Alessandro attraverso una scalinata.
Per eventi di spettacolo e intrattenimento che si tengono in piazza, generalmente in estate, preferibilmente il sabato o la domenica, la piazza viene chiusa al traffico per la loro durata, poche ore. Spesso, viene transennata solo una parte di Piazza Garibaldi, lasciando libera circolazione tra Via Alessandro Manzoni e Via Ippolito Manzoni e tra Via Rena e Via Francesca Manzoni, una doppia circonvallazione della piazza. Sabato e domenica a luglio e tutti i giorni di agosto, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.00 la parte di Via Roma che conduce alla piazza intitolata alla figura di spicco del Risorgimento italiano diventa solo pedonale, così il traffico in ingresso si riduce a Via Alessandro Manzoni e Via Rena.
Parcheggi
Nella centralissima piazza di Barzio si trovano otto posti auto, di cui due per disabili, e quattro per motociclette, zero per il carico e scarico di merci in una piazza con una decina di attività commerciali. Il parcheggio per le auto è a pagamento nei periodi di maggior turismo, delimitato da strisce blu, quello delle moto è gratuito, delimitato da strisce bianche, istituito di recente solo per evitare che parcheggiassero abusivamente auto. La toppa è peggio del buco perché con le motociclette aumentano i veicoli che circolano in piazza; inoltre se un divieto non viene rispettato, non lo sarà neppure uno nuovo.
Davanti a Bar Principe ci sono tre stalli di sosta a strisce blu, con parcheggio a pettine davanti al balcone a piano rialzato con assi di legno del locale pubblico, e l'unico cartello in Piazza G. Garibaldi con le regole di parcheggio, orario, giorni, ma non il prezzo. Parcheggio a pagamento 08.00-20.00 max 3 ore. Sosta a pagamento sabato, domenica e festivi sempre (sempre è sottolineato) dalle ore 8.00 alle 20.00. Tutti i giorni dal 1 luglio al 31 agosto, dal 25 dicembre al 6 gennaio. Sotto tre modalità di pagamento: easypark, Telepass, mooney go.
Lungo le case a due e tre piani di Piazza Garibaldi dal 18 al 13, l'area di sosta prolungata più in vista, tre posti a pagamento e due per disabili, anche questi perpendicolari rispetto al marciapiede. I cinque posti auto sono delimitati da due aree verdi recintate da una struttura in metallo alta circa quaranta centimetri; in quella confinante con Via Roma un abete, lavorato perché non superi pochi metri di altezza e con rami cadenti, cipressi ed edera al suolo, in quella a monte cipressi di varie misure.
In Piazza Giuseppe Garibaldi ci sono tre cartelli di divieto di sosta 0-24 su tutta la piazza, che sono ignorati perché a tutte le ore si assiste a un parcheggio selvaggio in tutti i luoghi che consentono di non bloccare la circolazione, mentre i pedoni si sposteranno e cammineranno accanto. In divieto di sosta, furbi e furbetti posteggiano lungo il monumento ai caduti di fronte a Sorgente Sport e Marocco Sport, per brevi o più lunghi periodi, e per quanti veicoli ci possono stare, secondo il bisogno, come entrare in negozi, e quanti la coscienza permette (però più di tre proprio non è possibile). Altri due ci stanno davanti a Piazza Garibaldi 5 e Piazza Garibaldi 6, i cui locali a bordo strada attualmente non aprono. Sono utili per comprare il pane o fare una commissioni in Posta in Via Alessandro Manzoni, o prendere un caffè a Bar Sport. Ma perché non parcheggiare una o persino due macchine proprio all'inizio della piazza da Via Roma e rubare il parcheggio a due moto dove c'è lo Chalet per un gelato? Lo stesso incivile comportamento si può fare alla curva di Via Francesca Manzoni, per prendere il giornale o comprare cibo all'Alimentare Milano. Davanti all'Ufficio Turistico parcheggiano solo se è chiuso. Lo spazio dove finisce a monte il monumento ai caduti è preferito dai furgoni (se non è già stato preso da auto) perché è la massima ampiezza della sede stradale, anche salendo con due ruote sulla parte rialzata come le auto.
Pedoni
Si va nella piazza centrale per vari motivi, comprare, cibo, articoli e attrezzatura sportiva, un giornale, oppure sedersi nei tavoli all'aperto in uno dei tre bar, per mangiare al ristorante da Mirò, farsi tagliare i capelli, prendere un cono in gelateria, trascorrere del tempo e rilassarsi sulle panchine o infine per ammirare il piccolo ma significativo monumento ai caduti con un simbolico leone in piedi a più di due metri di altezza. Le strade sono cinque e si può attraversare la piazza per comprare anche in Via Ippolito Manzoni, Via Francesca Manzoni, Via Alessandro Manzoni, dove c'è anche l'ufficio di Poste Italiane, scendere in Via Roma con altri locali, mentre meno usuale è salire la ripida Via Rena. Generalmente, il villeggiante o il barziese va in piazza a piedi e torna a casa per la strada più corta, mentre il turista lascia la macchina in uno dei due parcheggi tra Via Roma e la strada provinciale, Parcheggio del Mercato e parcheggio gratuito accanto al parco giochi e alla pista delle bici. L'esperienza di camminare nella piazza dedicata all'eroe dei due mondi, uno degli appellativi di Garibaldi, è negativa, nonostante la buona pulizia e il fondo in buone condizioni, cubetti di porfido, larghe piastrelle, quasi senza gradini. Questa soluzione va incontro alle necessità di movimento delle persone anziane che popolano il paese nel periodo estivo, lontano dal caldo opprimente della città e della pianura, alcune delle quali si aiutano con un deambulatore.
Piazza Giuseppe Garibaldi è piccola, frequentata da tante persone, a luglio e agosto, molti sabato e domeniche dell'anno, i marciapiedi raso terra dove esistono sono stretti. L'estensione è ridotta da due parcheggi per complessivi otto posti auto, in mezzo circolano troppe macchine che a monte attraversano la piazza in due direzioni, molti posteggiano in divieto di sosta, cattiva abitudine che dura da anni senza una concreta reazione delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute. Attorno al monumento ai caduti, l'area è pedonale. Insomma, si vogliono far stare troppe cose e di natura opposta tra di loro. Il lato a monte della piazza è senza un marciapiede e il passaggio impedito dal dehors di Bar Sport, dal parcheggio davanti a Bar Principe, dai tavolini all'aperto della Locanda di Mirò.
Immaginando di essere già dentro la Piazza Garibaldi, al civico 1, ossia davanti al bar ristorante Châlet e al monumento ai caduti, si raggiunge Via Alessandro Manzoni, in cui c'è la sede del Comune in Palazzo Manzoni, attraversando le strisce pedonali di Via Ippolito Manzoni e seguendo il marciapiede a terra della piccola area pedonale davanti a Marocco Sport. Le strisce pedonali non sono altro che cubetti di porfido grigio, che li distingue da quelli marrone della strada. Per andare nel lato opposto della piazza con le case più vecchie in direzione sud, tenendo come luogo fisso di partenza lo Chalet, girando così in senso antiorario, saltando di colpo dal primo all'ultimo civico della piazza, dall'1 al 18, si attraversa Via Roma sulle strisce pedonali, dove persino qualcuno parcheggia con disinvoltura una macchina. I negozi dal 17 al 14, gelateria, parrucchiere, Alimentare Milano, attraggono la gente di Barzio, di fianco spazio per panchine e due tavolini per consumare cibo; sarebbe uno spazio da evitare per camminare, se non fosse l'unico regolare per Via Francesca Manzoni e Via Rena. Al termine della fila dei negozi, strisce pedonali per Bar Principe e La Locanda di Mirò. Aggirando le case Buzzoni o ex Buzzoni, non prima di evitare chi parcheggia in testa alla sequenza di negozi o all'angolo, eccoci in Via Francesca Manzoni, la cartoleria è di fronte senza strisce pedonali per attraversare la strada. Alla fine, cosa fa il pedone per attraversare la piazza? Cammina in mezzo alla strada, preferibilmente dove finisce l'area pedonale a monte del monumento ai caduti. Genitori e nonni avvertono i bambini dicendo Attenzione alle macchine!.
Eventi di spettacolo e intrattenimento, concerti, giochi
Naturale che la piazza dove converge la gente di Barzio e dei paesi vicini, abitanti e villeggianti, e turisti, sia il luogo perfetto dove svolgere eventi di varia natura per centinaia di persone, spettacoli teatrali e di intrattenimento, la musica con concerti, o altri che coinvolgano direttamente chi partecipa, come giochi per bambini. La piazza è bella, quasi pianeggiante, su una valletta della montagna, che risale dopo uno spazio semi pianeggiante più ampio. Fino all'anno scorso per queste attività c'era un luogo alternativo ma non uguale, la Tensostruttura vicino al parcheggio gratuito, un tendone coperto in grado di ospitare fino a 500 persone, si proiettavano anche dei film. Dopo quasi vent'anni è stata smantellata per far posto a una struttura in muratura polifunzionale in costruzione, si vedrà.
Barzio è un paese di montagna di circa 1300 abitanti nel cuore delle prealpi lombarde, e allora non possono mancare eventi legati al suo ambiente e alla cultura, tra cui piccole adunate e sfilate di alpini per alcune ricorrenze o visite.
Eventi a Barzio e in piazza sono sempre più rari. È rimasto Saltimbarzio, clown e attori animano le vie principali del paese il primo sabato di settembre con una serie spettacoli,
Giuseppe Garibaldi
Giuseppe Garibaldi è stato un generale, condottiero, rivoluzionario, repubblicano, patriota, scrittore, marinaio, politico italiano, uno dei personaggi storici più celebrati dell'Ottocento e riconosciuto come uno dei padri fondatori dell'Italia. Giuseppe Maria, così fu battezzato, nacque a Nizza il 4 luglio 1807 da genitori liguri, città appartenente al Regno di Sardegna ma sottoccupazione francese, e morì a Caprera il 2 giugno 1882.
Uomo d'azione, agli studi preferì navigare in mare su navi mercantili e sul territorio a prendere parte a guerre civili, in difesa di popolazioni governate da uno straniero o oppressore. Condannato a morte nel 1834 per un'insurrezione in Piemonte, Garibaldi scappò in esilio in Sud America alla fine dell'anno seguente, dove rimase 14 anni, conducendo numerose battaglie; per questo è soprannominato l'eroe dei due mondi. In Brasile, Garibaldi conobbe Anita, la prima moglie, che gli diede tre figli; in Uruguay, scelse la camicia o giubba rossa come uniforme per sé e i suoi volontari, che rimarrà il segno distintivo dei garibaldini. Appena tornato in Italia, partecipò alla prima guerra d'indipendenza e alla guerra della Repubblica Romana, dove in fuga morì Anita. Nel 1859, con il suo piccolo esercito, i Cacciatori delle Alpi, nella seconda guerra d'indipendenza libera molte città in Lombardia. L'impresa che gli diede fama senza tempo fu la spedizione dei Mille, l'episodio cruciale del Risorgimento, l'impresa militare che culminò con l'unificazione dell'Italia. Garibaldi partì con un migliaio di volontari da Quarto nella notte tra il 5 e il 6 maggio 1860 nel Regno di Sardegna per sbarcare a Marsala l'11 maggio nel Regno delle Due Sicilie. Dopo una campagna di pochi mesi, anche grazie alle insurrezioni delle popolazioni locali, l'esercito borbonico fu sconfitto. Il Regno d'Italia fu proclamato il 17 marzo 1861. Anticlericale convinto, allo stesso tempo si definiva religioso e cristiano, condusse una nuova spedizione per annettere Roma, che faceva parte dello stato pontificio, all'Italia, il sogno probabilmente più grande del condottiero. Il papa era difeso anche dai francesi. Garibaldi fu fermato il 29 agosto 1862 sull'Aspromonte dall'esercito Regio e ferito a una gamba. Poi ancora battaglie, la terza guerra d'indipendenza e in Francia.
Tra il 1867 e 1873 ebbe tre figli dalla seconda moglie Francesca Armosino, più giovane di lui di 41 anni, che sposerà nel 1880. Dal 1873 per camminare ebbe bisogno delle stampelle a causa delll'artrite deformante, malattia che dal 1880 gli impedì di deambulare del tutto, costringendolo alla sedia a rotelle. Morì due anni dopo a quasi 75 anni per l'aggravamento della bronchite di cui soffriva da anni.
La fama del condottiero ligure è testimoniata da quante città italiane hanno almeno un statua o un monumento di Giuseppe Garibaldi. Non si possono contare il numero di targhe sparse su case private ed edifici pubblici che ricordano una sua visita o soggiorno come fatto storico. A Lecco Garibaldi fu quattro volte, 6-7 e 26-27 giugno 1859, 26-27 maggio 1862 e 13 giugno 1866.
Piazza Comunale
La piazza che è centro in cui converge la vita barziese, strade e attività, aveva minore importanza nel passato. Come oggi era crocevia, ma di un numero di strade ridotte, e senza una chiesa o un oratorio, sotto la piazza c'erano solo prati probabilmente separati da un muretto, la superficie più piccola, meno della metà, senza un monumento ai caduti, attraversata da un corso d'acqua da superare con un ponticello. Già anticamente la piazza era indicata come piazza comunale. In definitiva, piazza comunale per secoli era uno slargo di tre strade con poche abitazioni e nemmeno le più in vista del paese, che si trovavano invece nelle strade laterali. Le case Buzzoni e Arrigoni erano lungo il Torrente Fiumetta, che le separava dal resto della piazza. Al più in piazza si tenevano assemblee di amministrazione pubblica locale prima che diventasse di gestione istituzionale.
È da sapere che l'abitato di Barzio, o Barsio nella sua più vecchia accezione, si è sviluppato linearmente lungo le strade per Cremeno, Lecco, Introbio, Valtorta. Piazza Comunale collegava queste strade per una lunghezza di 33 metri, il fondo in ghiaia, e con una certa profondità a valle, 14 metri. Nel linguaggio fino all'Ottocento, con contrada si indicava una strada urbana, così la piazza incrociava:
- Contrada Lunga, la via per Cremeno, il cui primo tratto è l'odierna Via Francesca Manzoni, unita alla piazza da un ponticello sulla Fiumetta.
- Contrada della Piazza, la piazza e l'inizio delle strade per Lecco (per La Folla) e per Introbio, che sono le odierne Via Alessandro Manzoni e Via Tranquillo Baruffaldi. Nella contrada principale del paese si trovava la casa di famiglia Manzoni, oggi Palazzo Manzoni e sede comunale, e la chiesa di San Giovanni Battista, oggi sconsacrata e proprietà privata.
- Contrada la Rena, la ripida salita alla cappella o ossario e al sagrato della Chiesa di Sant'Alessandro e alla Contrada del Ponte, la via per Valtorta. Il nome non è cambiato, Via Rena.
Dopo l'unità d'Italia, nel 1869, una trasformazione della viabilità del paese provoca una significativa trasformazione della piazza. Il consiglio comunale approva i lavori per la rimozione del collo di bottiglia dell'antica rampa del Rastello (ora Via Giuseppe Mazzini) scegliendo il tracciato dell'attuale Via Dante. Contemporaneamente, per agevolare la comunicazione all'interno dell'abitato, stabilisce che la piazza fosse unita a Contrada Tonisella. Contrada Tonisella è l'attuale Via Ippolito Manzoni, da Via Sacchi e Via Arrigoni a Via Giuseppe Mazzini. Il comune acquistò le aree necessarie per costruire un strada selciata larga 6 metri e 30 e un muro di sostegno, il primo collegamento verso valle della piazza.
Per finire, una curiosità. In alcune relazione di periti edili dell'Ottocento (Paolo Scandella, Bartolomeo Combi) l'angolo più a monte della piazza, dove c'è ora l'Ufficio Turistico, viene detto Battadore, o Battadur in dialetto, interpretato come il luogo del battitore di un gioco con la palla. Si è favoleggiato che i paesani nei giorni di festa si divertissero lanciando un palla di gomma con il palmo della mano. La palla veniva fatta rimbalzare all'altezza di un metro e battuta verso gli avversari dall'altro lato della piazza che cercavano di rispondere, con tanto di regole e punteggio, secondo i ricordi giovanili di Renzo Buzzoni,
Piccola storia di Piazza Garibaldi fino al Novecento
Anche se c'è non traccia sulle decisioni in campo odonomastico, attraverso il confronto tra gli elenchi, si può affermare che il nome di un cospicuo numero di vie di Barzio avviene assegnato per tra il 1881 e il 1886. Il Risorgimento si è concluso da pochi anni, e allora molte vie di Barzio sono dedicate a personaggi e luoghi di quel periodo storico. Naturale che il crocevia principale del paese dovesse essere per la figura di maggior spicco del Risorgimento, che tra l'altro era morto da pochissimo (1882). Approssimativamente, la piazza comunale di Barzio diventa Piazza Giuseppe Garibaldi nel 1885 o 1886; il primo documento che lo attesta è del 1886.
A fine Ottocento, la fotografia è nata già da qualche anno e suscita grande interesse, diventando nel tempo popolare anche per la progressiva diminuzione del costo economico, alcuni editori pubblicano cartoline che vengono spedite. Per uno storico il cambiamento è epocale, i documenti non sono più solo relazioni scritte, ma immagini da vedere. La descrizione dello sviluppo della piazza può essere più precisa, aiutata anche dalla loro condivisione e disponibilità in rete di computer. Un archivio che raccoglie vecchie cartoline di Barzio e dei paesi confinati consultabile è quello di Ganassa Giuseppe,
Le foto e cartoline di primi del Novecento ci tramandano il fascino di un tempo passato, non lontanissimo ma diverso. Piazza Garibaldi è sterrata. A monte, un lavatoio chiuso da un muratura si trova all'angolo della salita al sagrato della chiesa parrocchiale che sormontava la piazza, costruito intorno agli anni della intitolazione della piazza,
Dieci anni dopo la stalla che scende in Via Ippolito Manzoni è già un edificio a tre piani che completa quello d'angolo a Via Alessandro Manzoni, che ospita l'Albergo Stella, un segno rilevante che lo sviluppo turistico del paese avviene già all'inizio del 1900.
Il decennio successivo, il terzo del Novecento, cambia radicalmente il volto di Piazza Giuseppe Garibaldi. Dopo la prima guerra mondiale, anche a Barzio la politica locale accoglie favorevolmente la richiesta di realizzare un monumento ai caduti. I monumenti ai caduti di questo periodo nascono come mediazione verso la popolazione provata da lutti e sofferenze più che celebrare una vittoria di guerra. C'è un serio problema, manca lo spazio per accoglierlo in piazza. Viene trovato per la generosa concessione di Domenica Dionigi vedova di Ippolito Manzoni, che godeva dell'usufrutto di un'ampia area contigua alla piazza comunale. La nuda proprietà per volontà dei coniugi Manzoni apparteneva alla Diocesi di Milano, che per mano del Vicario Generale mons. Ambrogio Portaluppi acconsentì alla cessione dell'area. Così, il 26 agosto 1923, giorno del santo patrono Alessandro, fu inaugurato il monumento ai caduti di Barzio. In mezzo alla piazza, su un alto podio, un leone in bronzo è nell'atto di difendere la bandiera, opera di Michele Vedani. Il leone è in posizione parallela alla piazza con la testa rivolta verso Via Ippolito Manzoni. Completano il monumento ai caduti, due formelle in bronzo dello stesso autore. Nella prima, un soldato in partenza per la guerra bacia la moglie, con la figlia aggrappata alla veste della giovane donna, nella seconda, un soldato alza il tricolore in segno di vittoria.
Poco dopo, all'inizio del fascismo, spunta una scalinata e un balcone bianco sulla prima delle vecchie case a sud. A monte, una casa a due piani è a fianco di quelle esistenti, più vicina al lavatoio, dove poco tempo dopo apre il Caffè Confetteria Garibaldi.
La seconda importante trasformazione di Piazza Giuseppe Garibaldi è del 1930. Insufficiente era da anni il collegamento per Cremeno, che incrociava la piazza dalla stretta Via Francesca Manzoni, peggiorato dai veicoli che aumentavano e dalla costruzione del nuovo Ponte della Vittoria sul Torrente Pioverna Orientale a Maggio del 1925. Fu progettata una nuova arteria a valle del paese che raggiungeva la piazza con una rampa all'8% con nome Via Roma.
Anche nel quarto decennio del Novecento Piazza Garibaldi ha profondi cambiamenti. Nel 1931, solo un anno dopo l'apertura di Via Roma, nel prato a valle viene costruito un edificio in uno inconfondibile stile architettonico, con ingresso dalla piazza, che oggi tutti conoscono come Chalet. Il nuovo locale pubblico di tipo bar diventa un luogo di riferimento per paesani e turisti in piazza, con nome Caffè Belvedere.
Nel 1932, la sovrastante Chiesa di Sant'Alessandro subisce importanti lavori di trasformazione e ampliamento. L'asse della navata viene rovesciato, l'ingresso alla chiesa avviene da una scalinata in Via Francesca Manzoni, distante meno di cento metri dalla piazza. Dove c'era il sagrato, visibile dalla piazza, viene costruito il transetto, più alto del vecchio edificio, e il presbiterio.
Alla fine degli anni 30, l'Albergo Ristorante Stella viene decorato e ha un bel balcone panoramico; un balcone è al secondo piano nella casa Arrigoni del lato opposto. Il traffico aumenta, e il podestà ordina che il senso di circolazione in Via Francesca Manzoni sia a senso unico, verso la piazza. Al posto del lavatoio durato una cinquantina d'anni, una nuova costruzione d'angolo a Via Rena, e una a solo pianterreno che chiude lo spazio a monte della piazza con il nome del patriota che con la Spedizione dei Mille unificò l'Italia, dove è scritto Albergo Principe.
Nel primo dopoguerra, sparisce il balcone del Fascio nella prima casa Buzzoni. Viene ampliato l'Albergo Principe con un edificio a tre piani laddove era solo a pianterreno, che diventa anche Ristorante. La Fiumetta, il torrente che dalle pendici del Monte Orscellera scorre proprio davanti alle case Buzzoni e Arrigoni, viene tombato. Nel 1951, nella casa più a monte di queste, apre il negozio Alimentare Milano; a monte in mezzo, in un edificio che ha un balcone al secondo piano, Bar Sport con tavolini all'aperto.
Nel mezzo della piazza, ancora senza macchine, giacciono malinconici i resti del monumento ai caduti senza il suo leone, la statua in bronzo di Vedani requisita in tempo di guerra. Nel 1952, un nuovo monumento ai caduti di Barzio viene inaugurato sui resti del precedente, il leone ritorna in piazza ma in posizione rovesciata, opera di Giuseppe Mozzanica. Alla fine degli anni 50, la scritta Châlet è sopra l'edificio a valle d'angolo a Via Roma, il nome dell'attività rimane Caffè Pasticceria Belvedere.
Le cartoline in bianco e nero o colorate a mano della fine degli anni 50 e inizio 1960 ci tramandano che Piazza Garibaldi è diventato un parcheggio a cielo aperto, per la motorizzazione e il turismo di massa che coinvolge il paese e la valle. Fiat 500, Fiat 600, Fiat 1100, Fiat 1300, Alfa Romeo Giulietta, Fiat Bianchina, Lancia Flavia sono parcheggiate intorno al monumento ai caduti, Chalet, Albergo Stella, Albergo Principe, case a sud. Le auto salgono da Via Roma, girano a sinistra in piazza per imboccare Via Alessandro Manzoni verso la nuova funivia per i Piani di Bobbio. La circolazione verrà poi regolata con un semaforo! Qualche anno dopo, una nuova strada per la cabinovia Barzio - Piani di Bobbio, Via Todeschini, alleggerirà il traffico in piazza.
A monte, all'angolo di Via Alessandro Manzoni, prima si insedia un negozio, poi la casa viene alzata di un piano e campeggia l'insegna gialla circolare PT Posta Telegrafo perché c'è l'ufficio postale. Di fianco, una cartoleria e profumeria. Nel 1967, nello chalet entra la famiglia Arrigoni Marocco che fino a oggi gestisce il bar ristorante.
Negli anni 70, continua l'evoluzione della piazza cuore di Barzio. La casa di mezzo a sud viene alzata di un piano, d'angolo a Via Francesca Manzoni c'è una cabina telefonica gialla, sotto la chiesa d'angolo tra Via Rena e Via Francesca Manzoni ecco un edificio comunale, con l'ufficio turistico del paese, e un chiosco di giornali. Vetrine si aprono a fianco dell'Alimentare Milano, tra cui una merceria. Nel 1972, l'ultimo degli edifici in ordine di tempo di Piazza Giuseppe Garibaldi, defilato verso Via Ippolito Manzoni, in direzione della piazza è a pianterreno, in cui si insedia un negozio di articoli sportivi e casalinghi, Sorgente Sport.
Negli anni 80 spariscono editori di cartoline e non si è ancora evoluta la fotografia digitale, per circa vent'anni le foto sono quelle sviluppate su carta da amatori, siano essi paesani, villeggianti e turisti, tenute nel cassetto. Così possiamo solo immaginare che l'Albergo Stella cessa la sua attività e nei due piani inferiori subentra Marocco Sport.
Nell'ultimo decennio, anni Novanta, di questa piccola storia di Piazza Giuseppe Garibaldi, l'ultima riqualificazione, perché le foto dal 2000 in poi non mostrano significative novità. Da notare, che nel 1992 nasce la provincia di Lecco, Barzio dalla provincia di Como passa sotto la nuova istituzione. L'area davanti allo Chalet e intorno al monumento ai caduti diventa pedonale, con panchine dove far riposare i villeggianti, anche davanti a Marocco Sport una piccola area è protetta dal passaggio delle macchine. Il marciapiede davanti ai negozi delle case in cui sotto scorre la Fiumetta e che guardano la testa del leone è più largo, e di fianco ci sono due aree verdi con un albero. Via Alessandro Manzoni diventa a senso unico in direzione della piazza.
Pedonalizzare Piazza Garibaldi e il centro storico di Barzio 365 giorni all'anno 24 ore al giorno
Anche nel 2024 ho trascorso tutta l'estate a Barzio, lo devo alla caparbietà della mamma che non molla il paese della Valsassina perché dice che qui si sta tanto bene e il nuovo appartamento in affitto è proprio come vuole lei. Non meno ostinato e determinato di lei, due mesi di intenso lavoro per almeno tre ore al giorno e a sera è servito per cancellare Piazza Garibaldi, il primo articolo di Barzio, poi rinominato In Giro per Barzio, di domenica 14 giugno 2015, con uno tutto nuovo, che è la stessa perseveranza che mi spinge a salire a piedi ai Piani di Bobbio. Ho iniziato con il caldo di agosto, mano a mano che avanzavo, paradossalmente, la meta si allontanava perché descrivendo la piazza crescevano gli argomenti da affrontare.
Come fa il turista che entra in piazza, mi sono fermato davanti al leone e al monumento ai caduti, per girare la piazza in senso orario, descrivendo edifici e locali pubblici. Poi, ho guardato alle macchine, immaginato i giorni di festa con spettacoli. Dopo aver raccontato il presente di Barzio, una pausa per l'avventurosa vita di Giuseppe Garibaldi. In ultimo, la sua evoluzione, l'antica Piazza Comunale, dalla intitolazione a Giuseppe Garibaldi ai profondi cambiamenti del secolo scorso, che non potevano non avvalersi del contributo del libro di storia del paese di Federico Oriani e per il Novecento della divertente visione di cartoline e foto.
Piazza Giuseppe Garibaldi è sempre più il centro di gravità di Barzio, dove esistono le poche e storiche attività commerciali, incluse quelle delle vie che incrociano la piazza, Via Roma, Via Ippolito Manzoni, Via Alessandro Manzoni, Via Francesca Manzoni. In mezzo domina il leone del monumento ai caduti, la statua in bronzo simbolo di forza e coraggio dei soldati che hanno difeso la patria, e attrazione turistica con foto obbligatoria, che quasi oscura le tre lapidi con i nomi dei caduti. Nel 1923, per il primo monumento ai caduti il crocevia di tre vie con in alto la chiesa di sant'Alessandro, così era Piazza Comunale, la piazza fu allargata; l'attuale è del 1952, sui resti del precedente, nel periodo in cui la Fiumetta fu tombata. Piazza Garibaldi rimane comunque piccola, misura 42 x 31 metri, quasi pianeggiate, approssimativamente di forma circolare, in porfido e ciottoli, splendido balcone sulle Grigne, protetto dal Monte Orscellera.
Per definizione, una piazza è un'area libera, più o meno spaziosa,
La coesistenza di pedoni e veicoli è impossibile nei centri delle città e e dei paesi d'Italia, strade strette che convergono in piazze sorti secoli fa. Da tempo, quasi tutte le amministrazioni comunali hanno adeguato i centri storici ai tempi attraverso limitazioni al traffico e pedonalizzazioni,
Note
- "Barzio". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (2 giugno 2005- ). "Piazza Garibaldi". [Album di Google Photos]. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli. "Piazza Garibaldi". [Album di Flickr]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Stradario comunale di Barzio". tecuting.halleylombardia.it. Halley Lombardia. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (2 giugno 2005- ). "Monumento ai caduti di Barzio". [Album di Google Photos]. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli. "Monumento ai caduti di Barzio". [Album di Flickr]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Locali pubblici". In Vivere il Paese. Comune di Barzio. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Ristorante Pizzeria Chalet". Tripadvisor. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (16 agosto 2024). "Dehors dello Châlet e edificio prima di prendere un caffè al banco.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (24 agosto 2024). "Sorgente Sport a Barzio in Piazza Garibaldi 2 con ingresso e al piano inferiore frigo cucine lavatrici prezzo ok.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- "Chi siamo". Sorgente Sport. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Marocco Sport". maroccosport.it. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Dimore Agenzia Immobiliare". dimorebarzio.it. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (16 giugno 2015). "I numerosi cartelli turistici di fianco all'ufficio postale di Piazza Garibaldi 5 recentemente chiuso e la casella postale rossa tuttora in funzione. Così inizia la mia nuova estate di foto di Barzio.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Comune di Barzio". Consultato il 14 agosto 2024.
- "Martino Sport". martinosport.it. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (24 agosto 2024). "Le due case non abitate di Piazza Garibaldi e con negozi chiusi, che non trovano acquirente nonostante un prezzo basso. La vetrina di Piazza Garibaldi 6 è stata trasformata in spazio pubblicitario di Martino Sport, c'è persino un display in cui scorrono delle scritte. Martino Sport dal 1966 ai Piani di Bobbio non è solo vendita e noleggio attrezzatura sciistica ma anche Martino ristorante come bar paninoteca ristorante. Niente da fare per l'ex ufficio postale di Piazza Garibaldi 5, con la saracinesca grigia abbassata da dieci anni.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (24 agosto 2024). "Antica targa odonomastica Piazza G. Garibaldi sopra il portone in legno del civico 7. Dopo 9 anni torno a fotografare la piazza centrale di Barzio perché con notevole sforzo vorrei cancellare il vecchio articolo del mio blog con una versione migliore.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- "Bar Sport Barzio". [Pagina di Facebook]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Bar Sport". Tripadvisor. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (22 agosto 2024). "Ingresso della Caffetteria Gelateria Bar Principe in Piazza Garibaldi 10, con i tre gradini, il terrazzo all'aperto e i vasi di geranio.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 22 agosto 2024.
- "Caffetteria Gelateria Bar Principe". Tripadvisor. Consultato il 14 agosto 2024.
- "La locanda di Mirò". lalocandadimiro.com. Consultato il 14 agosto 2024.
- "La Locanda di Miro". Tripadvisor. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Ufficio turistico Barzio". [Pagina di Facebook]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Le Contrade" di Barzio. [Pagina di Facebook]. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (20 agosto 2013). "Comune di Barzio Ufficio Turistico in Piazza Garibaldi 12 e ragazzi che si dissetano alla fontana Perché ripetere il soggetto dello scorso 24 luglio? Per caricare la foto in Panoramio di Google.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (24 agosto 2024). "La cartoleria e rivendita di giornali e giocattoli di Via Francesco Manzoni 1 angolo Piazza Garibaldi in un sabato mattina di agosto con tanta gente.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 24 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (16 luglio 2014). "Bacheca ANA Barzio in Piazza Garibaldi, con il manifesto della tradizionale festa annuale alla Cappelletta votiva del 'Gesol' in occasione del 30° anniversario della costruzione del Bivacco che si terrà domenica 20 luglio 2014.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "A.N.A - Gruppo di Barzio". web.tiscali.it/anabarzio. Consultato il 14 agosto 2024.
- "lalimentaremilano". [Pagina di Instagram]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "L'alimentare Milano". Tripadvisor. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Dolci". In Alimentare Milano - Prodotti tipici della Valsassina. cabiadini.com. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (26 giugno 2015). "Particolare dell'Alimentare Milano in Piazza Garibaldi 14. Caratteristico tendone verde Panini - Piazza - Focaccia e vecchio cartellone pubblicitario su sfondo bianco collocato sul balcone di due piani sopra, Alimentari Pane ... Rosticceria, il disegno di un cuoco e Tel. 996208, ancora senza il prefisso telefonico della Valsassina, 0341.". In In giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Flickr]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "tagliedettagli_barzio". [Pagina di Instagram]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Gelateria mister pepi . [Pagina di Facebook]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "gelateriamisterpepi". [Pagina di Instagram]. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (29 agosto 2024). "Aiuola curatissima di piccoli arbusti verdi davanti a Marocco Sport e marciapiede in pavé marrone per Via Alessandro Manzoni.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 29 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (29 agosto 2024). "Il parcheggio per tre macchine davanti al Bar Principe al tramonto di un pomeriggio estivo e l'unico cartello dell'utilizzo. Parcheggio a pagamento 08.00-20.00 max 3 ore. Sosta a pagamento sabato, domenica e festivi sempre (sottolineato) dalle ore 8.00 alle 20.00. Tutti i giorni dal 1 luglio al 31 agosto, dal 25 dicembre al 6 gennaio. Sotto tre modalità di pagamento, easypark, Telepass, mooney go. In piazza non c'è nessun dispositivo che eroga il biglietto del pedaggio.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 29 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (30 agosto 2024). "Non è stato sufficiente dipingere di bianco lo spazio della strada in cima ai negozi di destra di Piazza Garibaldi, perché una macchina parcheggia davanti non più a un cartello divieto di sosta ma a due.". In Estate, In Giro per Barzio e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 30 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (8 luglio 2023). "Cerimonia dell'alzabandiera al monumento ai caduti di Barzio per salutare la settimana di esercitazioni in Valsassina del 2° Reggimento Alpini della Brigata Alpina Taurinense. In Piazza Garibaldi, risuona l'Inno di Mameli o Canto degli Italiani, suonato dalla Banda Santa Cecilia e cantato dai presenti. Come nel 2016 in Cornisella, per il significativo gesto giro uno dei pochissimi filmati.". [Video di YouTube]. Consultato il 14 agosto 2024.
- "Corpo Musicale S. Cecilia di Barzio". bandabarzio.it. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (30 agosto 2014). "Piazza Garibaldi è il cuore pulsante di Barzio, qui si tengono anche significative manifestazioni. Davanti al Bar Principe, il luogo più spazioso rimasto della piazza, alle 18.56 di sabato 30 agosto 2014 suona la banda dei carabinieri.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 14 agosto 2024.
- Mauro Vezzoli (7 settembre 2024). "Saltimbarzio anche anche quest'anno chiude l'estate del paese con animazione per le strade, alle 19.00 l'ultimo spettacolo. Prestigiatore tiene un bicchiere sul sigaro davanti a tanti bambini seduti in Piazza Garibaldi.". In Estate e Piazza Garibaldi. [Foto di Google Photos]. Consultato il 7 settembre 2024.
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- Oriani, Federico (luglio 2015). "Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento" [PDF File]. Doc Player. Consultato il 14 agosto 2024.
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