Via Alessandro Manzoni è una via del centro storico di Barzio in Valsassina, in cui si trova Palazzo Manzoni, un edificio che fu abitato dagli antenati del celebre romanziere dei Promessi Sposi, dal quale la via prende il nome. Palazzo Manzoni è la sede del municipio e della biblioteca comunale. Via Alessandro Manzoni è stretta e corta, misura solo cinquanta metri, e incrocia Piazza Garibaldi, cuore del paese;
Descrizione
Via Alessandro Manzoni si dirama verso nord dal lato a monte di Piazza Garibaldi in leggera pendenza, il fondo è lastricato con mattonelle in pavè, tra il muro dell'edificio di Marocco Sport e quello a monte ci passa a malapena un autoveicolo.
Negli edifici a monte alti due piani, oltre la porta del numero 2, la sorpresa di trovare due vetrine con l'ufficio postale. Poste Italiane spostò la sede storica di Piazza Garibaldi 5 nel negozio accanto, da una piazza a una via, in Via Alessandro Manzoni 4, era il 1 luglio 2013. L'ufficio di Poste Italiane Barzio - Via Alessandro Manzoni, come è scritto sulla porta scorrevole,
Di spigolo, finalmente, distante circa trenta metri dalla piazza, ecco Palazzo Manzoni, esternamente è alto solo un piano, il muro è dipinto di rosa. Qui la strada spiana, mentre a destra sale in Via Paolo Scandella. L'ingresso è da una porta in legno contornata da un pregevole portale e due scalini, che restringono la strada ai veicoli, che nel punto più largo della via misura solo 3,5 m. Ai due lati della porta, tre targhe, una che riassume la sua storia passata, Palazzo di Pasino Manzoni. Prima fra le residenze dei Manzoni fu abitato negli ultimi anni del Cinquecento dal capostipite Giacomo ..., e due per quella attuale, Casa Comunale e Biblioteca Comunale. Infatti al primo piano c'è il municipio del Comune di Barzio,
Camminando lungo Palazzo Manzoni, ostacolato dal passaggio di veicoli, a cui è concesso andare in piazza, noto le quattro grandi finestre della pregevole Sala Civica del palazzo che fu dei Manzoni, sede di incontri culturali e istituzionali. Di fronte, dopo il parcheggio, una scalinata scende in Via Giovenale Sacchi, al cui incrocio si trova il Bar Zio. Sul muro rosa di Palazzo Manzoni, invece, c'è la targa Via T. Baruffaldi; da Piazza Garibaldi ho percorso solo cinquanta metri.
Storia
La stretta via, intitolata nel 1886 all'autore dei Promessi Sposi e di altre opere di alto valore letterario, religioso, morale e storico, fu per secoli l'arteria principale del paese per Introbio, il fondovalle e Lecco, naturale proseguimento della strada per Cremeno attraverso Piazza Comunale. Le attuali Via Alessandro Manzoni e Via Tranquillo Baruffaldi costituivano la Contrada della Piazza, lunga 115,80 m. Non a caso, in questo strada si trovano due edifici simbolici del paese, Palazzo Manzoni, della fine del Cinquecento, e la chiesa di San Giovanni Battista, ricostruita nel Seicento, non più luogo di culto religioso da circa cento anni.
Alessandro Manzoni
Alessandro Manzoni è stato uno scrittore, poeta, drammaturgo, filosofo italiano, nato a Milano il 7 marzo 1785, morto a Milano il 22 maggio 1873. È considerato uno dei maggiori romanzieri di tutti i tempi per il celeberrimo I Promessi Sposi e autore di altre opere moralmente e civilmente impegnate tipiche dell'Illuminismo e di un credente cattolico.
I promessi sposi
I protagonisti dei Promessi sposi sono due giovani del popolo, Renzo e Lucia di Lecco, in quel ramo del Lago di Como. Il signore che governa, il prepotente Don Rodrigo scommette di far sua la ragazza, gioco partito dalla provocazione del cugino, il Conte Attilio; attraverso i Bravi, uomini d'arme, minaccia il curato Don Abbondio, che deve sposarli, che questo matrimonio non s'ha da fare, né domani, né mai. Il realismo dei personaggi, la profondità dei temi, in cui cristianamente nella storia umana agisca l'insondabile grazia divina per mezzo della Provvidenza, o benevolenza di Dio, il linguaggio, che segna un passaggio fondamentale per un italiano più moderno, sono alcuni tra gli elementi che lo fanno apprezzare ai lettori di ogni epoca. I Promessi Sposi è il primo esempio di romanzo storico, ossia basato su una rigorosa ricerca storica. È ambientato tra il 1628 e 1630, quando in Lombardia scoppiò un'epidemia di peste durante il governo spagnolo; il romanzo mostra l'illusorietà politica della dominazione straniera, la corruzione e inefficenza del sistema giudiziario, proprio quando a Milano al tempo in cui Manzoni lo scrisse governavano gli austriaci.
Nel capitolo XXIX del romanzo, i lanzichenecchi, chiamati dall'imperatore del Sacro Romano Impero Ferdinando II d'Asburgo a combattere per la guerra di successione di Mantova, discendono da Colico e Bellano passando per la Valsassina: Vengono; son trenta, son quaranta, son cinquanta mila; son diavoli, sono ariani, sono anticristi; hanno saccheggiato Cortenuova; han dato fuoco a Primaluna: devastano Introbbio, Pasturo, Barsio; sono arrivati a Balabbio;
Rilessi con voglia I Promessi Sposi nell'estate 2023 per la ricorrenza del 150° anno della morte dello scrittore. Sono stato rapito dalla storia così bella, ambientata nella mia regione, e mi pare proprio che sia stata la sapienza del Vangelo a ispirarla al profondo pensatore. Sarebbe stato male che fosse rimasta sconosciuta, come scrisse il Manzoni nell'introduzione, fingendo di trascriverla in un italiano più comprensibile da un manoscritto del Seicento.
Vita
Alessandro era figlio di Pietro Manzoni e Giulia Beccaria, Manzoni era una famiglia nobile che abitava al Caleotto di Lecco, originaria di Barzio in Valsassina, mentre Giulia era figlia di Cesare Beccaria, illustre giurista, autore del trattato Dei delitti e delle pene, di cui il Manzoni si servì nella sua Storia della Colonna Infame. Tra i due coniugi Manzoni c'erano ventisei anni di differenza, il matrimonio non funzionò, pochi anni dopo si separarono. Molto probabilmente il vero padre di Alessandro era Giovanni Verri, con il quale Giulia aveva una relazione già prima di sposarsi, che dopo la nascita del bambino la interruppe; Giovanni era fratello di Pietro Verri, uno dei massimi esponenti dell'illuminismo italiano, e autore di Osservazioni sulla tortura, una delle fonti sulla giustizia che forma il pensiero di Alessandro.
Alessandro studiò in istituti cattolici, per cinque anni a Merate al collegio San Bartolomeo dei Somaschi, poi al collegio di Sant'Antonio a Lugano, infine collegio Longone di Milano, gestito dai Barnabiti. Nel 1805, Alessandro si trasferisce dalla madre a Parigi, quando Giulia rimase vedova di Carlo Imbonati, che aveva sposato in seconde nozze.
Nel 1807 a Blevio incontra per la prima volta Enrichetta Blondel, rimanendo conquistato dalla dolcezza e dalla grazia della fanciulla, figlia di un banchiere di Ginevra, che viveva a Milano. Nel 1808, nella capitale francese Alessandro sposò Enrichetta con rito calvinista, la religione della moglie. Alessandro matura la sua fede cristiana, che nel tempo lo rende un fervente credente. Enrichetta si converte al cattolicesimo. L'anno successivo, dopo una supplica a Papa Pio VII, possono sposarsi con rito cattolico. A Parigi nasce la primogenita Giulia. Nel 1810, Alessandro con la moglie torna definitivamente a Milano, dove nel 1813 compra la casa in Via del Morone 1, in cui vivrà tutta la vita. Nel 1807, muore il padre Pietro, lo scrittore eredita la villa al Caleotto, in cui trascorreva le vacanze estive quando era studente, che vende nel 1818.
La vita famigliare è felice e feconda, con la nascita di altri 9 figli: Luigia (1811), che però muore alla nascita, Pietro Luigi (1813), Cristina (1815), Sofia (1817), Enrico (1819), Clara (1821) morta a 2 anni, Vittoria (1822), Filippo (1826), Matilde (1830), e coincide con il suo periodo creativo. Il Manzoni condusse una vita appartata, dedito ai suoi studi e agli interessi letterari, alla cura della famiglia e coltivando le amicizie più strette; nella vita quotidiana conversava principalmente in dialetto milanese. Visse nella casa in centro a Milano e nella bella stagione nella Villa Brusuglio a Cormano, con la numerosa famiglia e la madre Giulia, che aveva ereditato la villa da Imbonati; qui il romanziere si dedicava alla botanica.
Alla morte di Napoleone, nel 1821, scrisse l'ode Il cinque maggio; nello stesso anno inizia Fermo e Lucia il romanzo che con un altro nome lo rese celebre. La pubblicazione dei Promessi Sposi avviene tra il 1825 e il 1827. Insoddisfatto del proprio lavoro, dopo un soggiorno a Firenze, riscrisse il romanzo con un linguaggio più moderno, la nuova stesura fu pubblicata tra il 1840 e 1842.
Il quieto mondo dell'affetto della famiglia che aveva aiutato l'ispirazione umana, letteraria e religiosa di Manzoni fu rotto nel giorno di Natale 1833 dalla morte della amata Enrichetta dopo una malattia, a cui seguì l'anno dopo la morte della cara prima figlia Giulietta. Tre anni dopo, nel 1836, Alessandro si risposa con la vedova Teresa Borri di Brivio, che gli fu presentata da Tommaso Grossi, lo scrittore di Bellano, dopo che aveva visto l'amico caduto nella malinconia. Teresa aveva un figlio di nome Stefano, con il quale Alessandro ebbe un ottimo rapporto. Nel 1845, Teresa partorì due gemelle, che morirono lo stesso giorno, e si ammalò. La seconda moglie fu una donna protettiva nei confronti del marito, ma per il suo carattere forte entrò in conflitto con la madre dello scrittore e con i figli ancora giovani. Giulia lasciò la casa, così come i figli più grandi che si sposarono, i più giovani andarono in collegio. Gli anni successivi di Don Lisander, così era riverito Alessandro Manzoni dai milanesi, furono costellati da una serie di lutti, con la morte di Cristina e della madre Giulia (1841), di Sofia (1845), Matilde (1856), della moglie Teresa (1861). Dal 1860, fu senatore del Regno d'Italia.
Nel pomeriggio del 22 maggio 1873, Alessandro Manzoni muore a 88 anni nella sua casa, per le conseguenze di un trauma cranico provocato dalla caduta sui gradini della Chiesa di San Fedele avvenuta il 6 gennaio. Un mese prima della sua morte apprese della morte del figlio maggiore Pier Luigi. Il 29 maggio, nel Duomo si svolse il funerale, una folla interminabile partecipò al corteo funebre, da Piazza del Duomo al Cimitero Monumentale. le spoglie del massimo letterato italiano furono traslate nel 1883 nel Famedio, dove riposano tuttora.
Note
- Mauro Vezzoli (2 giugno 2005- ). "Via Alessandro Manzoni". [Album di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli. "Via Alessandro Manzoni". [Album di Flickr]. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Non è una passeggiata camminare in Via Alessandro Manzoni a Barzio perché ancora nel 2025 transitano auto nella stretta via in direzione di Piazza Garibaldi.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Video di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
- Mauro Vezzoli (23 agosto 2025). "Via Alessandro Manzoni dalla piazza con i cartelli stradali all'angolo. Divieto di accesso, svolta a sinistra perchè la stretta via è a senso unico in discesa.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio, Piazza Garibaldi e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Targa stradale Via Alessandro Manzoni Scrittore e Poeta 1785-1873 sul muro bianco piuttosto in alto vicino all'incrocio di Piazza Garibaldi. Nella via si trova il palazzo che fu degli antenati del celebre autore dei Promessi Sposi.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
- Mauro Vezzoli (25 agosto 2013). "Via Alessandro Manzoni 3 con la formella Mater". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli (25 ottobre 2025). "Le due vetrine di Poste Italiane Barzio Via Alessandro Manzoni con il nuovo postamat.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 25 ottobre 2025.
- "Agenzia Immobiliare Dimore di Barbara Locatelli". dimorebarzio.it. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli (6 settembre 2025). "Panificio di Via Alessandro Manzoni a Barzio. Il pane all'acqua che compro ogni mattina da Anna del Panificio Aldeni è fragrante e buonissimo.". In Centro storico di Barzio, Estate e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 6 settembre 2025.
- "Comune di Barzio". www.comune.barzio.lc.it. Consultato il 23 agosto 2025.
- Mauro Vezzoli (25 agosto 2013). "Parcheggio libero di quattro posti della durata trenta minuti di fronte al municipio.". In Centro storico di Barzio, Estate, In giro per Barzio e Via Alessandro Manzoni. [Foto di Google Photos]. Consultato il 23 agosto 2025.
- Oriani, Federico (luglio 2015). "Via Alessandro Manzoni". In 2 - Viabilità urbana barziese. Le strade di Barzio, trasformazioni e denominazioni tra Sette e Novecento [PDF File]. Comune di Barzio. pp. 40-41. Consultato il 23 agosto 2025.
- "I promessi sposi". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
- "La Valsassina, Pasturo e la casa di Agnese". Grand Tour. Consultato il 23 agosto 2025.
- "I promessi sposi (1840)/Introduzione". Wikisouce. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
- "Alessandro Manzoni". Wikipedia: L'enciclopedia libera. Wikimedia Foundation, Inc. Consultato il 23 agosto 2025.
- Redemagni, Paola (25 aprile 2023). "Funerali di Alessandro Manzoni". Storie di cimiteri. Consultato il 23 agosto 2025.
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